Sono già passati dieci anni, ma in provincia della Spezia e in Lunigiana il ricordo della disastrosa alluvione del 25 ottobre 2011 è ancora purtroppo ancora molto presente.
Quel giorno, nelle prime ore del pomeriggio, violente precipitazioni colpirono il territorio che dal mare delle Cinque Terre raggiunge la Val di Vara, e da lì, scavalcando anche l’Appennino, provocarono numerose vittime e danni molto ingenti.
Gran parte dei corsi d’acqua tracimarono con forza incredibile, ed in particolare i centri abitati di Borghetto Vara e di Brugnato furono investiti e travolti dalla furia dell’inondazione. Anche Casale di Pignone fu particolarmente colpito, come - sulla riva del mare - Vernazza e Monterosso.
Nonostante i molti lavori effettuati in questi anni, i segni dell’alluvione sono ancora visibili ma, soprattutto, quei segni sono rimasti nel cuore e nella memoria delle persone, e di intere comunità. Solo a Borghetto Vara, del resto, si contarono ben sette vittime. Le comunità cristiane dei paesi colpiti hanno deciso sin dal primo anniversario di ricordare l’evento.
Così oggi alle 15, più o meno nell’ora del momento più tragico, ci sarà una celebrazione di vallata. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà la Messa nel piazzale dell’abbazia dell’Accola, nei pressi del cimitero di Borghetto Vara.
L’abbazia, pur trovandosi in territorio di Borghetto, appartiene da secoli al capitolo dell’antica cattedrale di Brugnato. Il luogo prescelto unisce quindi idealmente le due comunità più colpite. Con il vescovo ci saranno i sacerdoti delle zone colpite, le autorità, le confraternite. Anche a Monterosso, alle 15, sarà celebrata una Messa in largo Usai, dedicato al nome della vittima monterossina di quel giorno.