Benché siano trascorsi ormai 77 anni, rimane vivo nella parrocchia di Lavaggiorosso, nel comune di Levanto, il ricordo del parroco don Emanuele Toso, fucilato il 12 agosto 1944 dai soldati della Repubblica sociale che, senza alcun fondamento reale, lo avevano accusato di passare informazioni riservate ai partigiani. L’anniversario è stato ricordato giovedì scorso con una Messa di suffragio celebrata da padre Gianluigi Ameglio, superiore della comunità dei frati minori francescani della Spezia.
Al termine, un piccolo corteo ha raggiunto il cimitero per la benedizione della tomba. Erano presenti tra gli altri il sindaco di Levanto Luca Del Bello, il priore della confraternita di San Giacomo Giovanni Gianelli, lo stendardo della confraternita della Santa Croce, quello del gruppo storico di Levanto e numerosi fedeli.
Il sacrificio di don Toso, che è ricordato da una targa commemorativa proprio nel luogo dove avvenne l’esecuzione, davanti alla chiesa, precedette di alcuni mesi quello di don Giovanni Battista Bobbio, parroco di Valletti fucilato a Chiavari, e la tortura nei confronti di numerosi altri sacerdoti spezzini, arrestati in diverse occasioni e poi trasferiti a Genova nel carcere di Marassi.