Lo ha comunicato sul suo profilo Facebook il 22enne attivista spezzino in politica e responsabile giovanile di Cultura e Identità. Alessandro D'Asaro, si definisce liberale e non nasconde il suo orientamento sessuale. Queste sue caratteristiche, evidentemente, non piacciono a qualcuno che ha pensato di mandare due lettere a casa sua contenenti insulti omofobi e un riferimento a una brutta malattia sconfitta in passato.
Lui stesso scrive nella sua pagina social: "Cari amici e non amici. Questo è quello che ho ricevuto all'entrata di casa mia. È un po' che penso a cosa scrivere.. Diciamocelo, forse sono quella "novità" che speravate non arrivasse così presto. Quella realtà "scomoda". Vi capisco, perché un giovane che rappresenti la resilienza (quella vera, quella dei fatti però e non delle parole) può spaventare. Un mio caro amico poco fa mi ha detto "Quando non hanno argomenti per affossare qualcuno, queste sono le uniche parole che hanno".
E prosegue: "Ho passato anni a girarmi dall'altra parte quando sentivo rivolgermi parole poche carine; ed ho passato altrettanti tempi ostili a combattere contro un nemico più grande di me, che avevo dentro, il cancro. Un giorno però mi sono auto convinto che le cose potessero cambiare. E sapete una cosa? Siate chi volete essere, fate quello che vi fa sentire bene, usate testa e cuore, e siate liberi di non dare spiegazioni a nessuno, sulla persona che siete. Fatevi giudicare per quello che fate".
La vita è una, per questo, se non vi sentite ascoltati, non giratevi dall'altra parte, siate la voce fuori dal coro. Non è chi ti critica a far male, è chi non ti difende. Adesso scusatemi, ma io la testa non la abbasso più. Che il futuro abbia inizio. Grazie".
A Gazzetta della Spezia, invece, dichiara: "Ho ricevuto un mese fa la prima lettere, e dieci giorni fa la seconda. Mi sono dato del tempo per metabolizzare l’accaduto e mi è sembrato giusto mostrare ai miei “Amici e Non” quanto possa “spaventare” l’energia creativa di un giovane come me.cSono militante in un partito di destra Liberale, e evidentemente questo fatto legato al fatto che abbia avuto un cancro al cervello, e che non sia “etero” forse ha scaturito la rabbia di qualcuno.
Ho molti progetti, e quando ne parlo sui social, la prima cosa che dico è spazio ai giovaniI. Forse questa mia affermazione può preoccupare qualcuno, lo capisco, ma mai e poi mai avrei pensato addirittura di vedermi arrivare queste “intimidazioni” a ritirarmi dalla politica. Queste cose mi hanno fatto capire che non hanno altri argomenti per il quale “affossarmi”, e quindi proseguo la mia strada più forte di prima.
Più volte ho scritto quanto rappresenti un problema evidente il fatto di non avere un dialogo aperto e concreto con i giovani. Una città che deve essere rilanciata, necessita di una presa di posizione proprio da chi giovane lo è in prima persona, e conosce bene i punti deboli e i punti di forza della città.
Concludo, il mio affermarmi nell’attività politica non deve spaventare nessuno, io collaboro, con chi e nelle sedi opportune, sceglie di mettere in discussione i propri argomenti, e pensa al futuro adesso, senza rimandare al domani.
Svariate volte ho detto “siamo noi a decidere quando far iniziare il futuro, il tempo corre e non si ferma, e vedere persone all’interno di uffici essere all’interno della politica da 10,20, o addirittura 30 anni, fa un certo effetto. La politica deve aprire gli occhi al futuro, deve cambiare visi. Altrimenti non vedo come possano cambiare realmente le cose".