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E' morto Vito de "I Braccini Colti"

Nella mattinata del 21 marzo c.m., primo giorno di primavera, presso il Policlinico di Modena , dove era ricoverato per una grave patologia, ci ha lasciati troppo presto Vito Zito, per gli amici lo "ZioVito" come aveva anche denominato il suo profilo Facebook. Il giovane originario della Germania , nato a Baden Baden il primo luglio del '72 , era approdato alla Spezia, dopo esser emigrato in Romagna dalla città germanica nei primi anni 80, insieme alla madre tedesca Isolde , ex modella professionista, ed alla sorella maggiore, Domenica Martina.

Negli anni 90 si spostò in Liguria, precisamente a Portovenere, per gestire insieme a suo padre Pietro, che era a sua volta rientrato qualche anno prima dalla città teutonica dove era emigrato giovanissimo da Palermo per trovare fortuna nel campo della ristorazione, lo storico ristorante la Tavernetta di piazza Bastreri a Portovenere.


Qui fece un lunga gavetta, prima come cameriere e pizzaiolo, poi come cuoco ed infine, dopo la morte del padre, come gestore , distinguendosi anche per un suo impasto "segreto" ed una pizza molto personale, apprezzata dagli abitue', fondando inoltre una società con l'amico Andrea Merlino, con il quale gestiva anche l'affittacamere la Tortuga, sempre nello splendido borgo portovenerese.

Purtroppo, però, una decina di anni orsono, era stato costretto, per motivi di salute, ad abbandonare l'attività ed a ritirarsi ad una vita meno stressante per potersi curare.


Fu in quel periodo che decise di avvicinarsi al teatro, iniziando a frequentare i laboratori teatrali e di recitazione del suo amico fraterno, attore e regista professionista, Lorenzo Micoli, insieme al quale contribuì a far crescere ed a portare avanti in città la compagnia laboratorio per lo studio della recitazione "I Braccini Colti", alla quale diede lui il nome e nella quale si distinse per talento e simpatia , sia dentro che fuori dalla scena, essendo uno degli artefici principali del suo successo.


Esilarante fu, infatti, la sua interpretazione di Michele nella farsa "Pericolosamente" di E. De Filippo, o quella del signor Lamb ne "Il Candidato" di H. Pinter , che ebbe l'onore ed il piacere, insieme al suo amico e regista ed all'attrice Irene Elisa Parenti, di recitare anche presso il piccolo Teatro di Milano, al cospetto del grande Luca Ronconi, il quale gli fece moltissimi complimenti, anche se era lì solo in veste di spalla per l'attrice professionista spezzina.


Scoperta quindi questa sua vocazione artistica f , sempre al fianco di Micoli e Parenti, segretario del Teatro Della Fonte APS , dove contribuì a produrre sia spettacoli di promozione sociale, sempre con i Braccini Colti, che altri eventi di Intrattenimento come Festival Musicali o Culturali ai quali partecipo' nella parte organizzativa, per la grafica o con altre mansioni. La sua ultima apparizione sulla scena per il Teatro della Fonte, prima di questo periodo di stop legato alla pandemia, fu nel concorso di Cabaret 'Il Camallo D'oro", sempre con artisti nazionali, facendo degli "schiaffi" come intermezzo durante le performance dei comici, interpretando una simpatica e personale parodia di Beppe Grillo.


Oltre a queste attività, negli ultimi tempi, grazie alla forte empatia ed amicizia con un altro "braccino colto di lungo corso", Costantino Scocca, che, insieme a suoi storici compagni ed amici, gli è stato particolarmente vicino negli ultimi anni, sino agli ultimi giorni di vita , aveva iniziato a frequentare il "Coro Lirico Città della Spezia", nel quale si era subito distinto per la sua attitudine vocale come baritono ed il suo senso della scena.
Diretto dal maestro Kentaro Kitaya, anche in questo ambito, fu molto amato da tutti i suoi compagni di viaggio, con i quali prese parte come componente del coro, ad alcune messe in scena, tra le quali la Cavalleria Rusticana, nell'ottobre 2019 al teatro Impavidi di Sarzana.


Insomma, una grave perdita per le attività di spettacolo e culturali del Golfo dei poeti, che ha lasciato sgomenti tutti suoi amici e colleghi, oltre all'intera comunità del comune di Portovenere che lo aveva apprezzato sia come esercente che come artista, oltre che come amico e compaeseano.


Tra i suoi parenti, oltre alla sorella infermiera presso l'ospedale Niguarda di Milano ed il cognato, lascia una cugina tedesca ed altri siciliani emigrati come lui in varie parti del mondo.
Per dare un ultimo saluto al caro estinto, sarà possibile intervenire Venerdì 26 marzo alle ore 16, presso la sala del commiato del cimitero dei Boschetti, alla cerimonia tenuta dal Pastore della Chiesa Evangelica Pentecostale Geremia Cammarano.

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