"Nel pomeriggio di domenica pensieri, ricordi e poesie raccolti dal Comitato ed esposti al cantiere degli ex giardini di Bocca di Magra sono stati strappati e fatti sparire con l’intenzione di non lasciare alcuna traccia del dissenso.
Le voci della protesta, sempre pacifica, sono state ignorate dall’amministrazione del Comune di Ameglia. Un progetto inadeguato per Bocca di Magra che ha cementificato il lungofiume è una vergogna che evidentemente deve essere nascosta. La protesta del Comitato, sempre aperta al confronto e al dialogo, non ha purtroppo avuto gli effetti sperati se non vaghe rassicurazioni disattese nei fatti dal sindaco De Ranieri e dall’assessore Bernava.
Oggi al cantiere di Bocca di Magra rimangono solo i fiocchi che tenevano legati i molti ricordi di chi ama Bocca di Magra e che il Comitato aveva raccolto.
Questi fiocchi testimoniano le preoccupazioni della cittadinanza che subisce l’aggressività di un governo del territorio improntato al cemento e insensibile alle bellezze e al significato dei luoghi oggi distrutti dal Comune di Ameglia con il progetto firmato dall’architetto Giuseppe Lunardini.
Il Comitato rinnova l’appello a non rimandare oltre l’apertura dello spazio degli ex giardini, da troppo tempo in ostaggio di un’amministrazione incapace di rispettare tempistiche e impegni".
Comitato di Bocca di Magra