"Berlino-Castelnuovo Magra e ritorno. Il titolo non si riferisce ad un viaggio che solitamente faccio con mia moglie due o tre volte l’anno nella capitale tedesca da quando, nel 2008, una delle mie figlie lavora e vive a Berlino.
Si tratta del percorso che ha fatto una lettera di mio nipote inviata ai nonni italiani, spedita con posta prioritaria il 12 dicembre 2020, mai arrivata a destinazione ma... ritornata il 4 di marzo 2021 all’indirizzo del mittente. Motivo del mancato recapito al destinatario: irreperibile.
Ora io vivo e sono residente a Castelnuovo Magra al solito indirizzo dal 1971. La mia abitazione è regolarmente accatastata e contrassegnata da numero civico fornito dal Comune, il campanello di chiamata e la cassetta postale, con i cognomi dei residenti, sono esposti e ben visibili sulla parte esterna della recinzione, quindi non capisco a cosa è dovuta l'irreperibilità. Anche perché solitamente o io o mia moglie siamo sempre in casa.
Altro caso di come funzionano le poste locali: alla fine di gennaio 2021 il Comune di Castelnuovo invia lettere agli ultraottantenni per l'adesione alla vaccinazione anti-Covid19 da restituire entro il 6 febbraio. Le lettere ai quattro destinatari abitanti nella mia via (dal numero 38 al numero 42) sono state recapitate da una gentile signora, non ottantenne, che le ha trovate nella sua cassetta postale.
Circa tre mesi or sono una persona di mia conoscenza mi recapita a casa un avviso per il ritiro di una raccomandata, a me indirizzata, presso le poste di Molicciara dicendo di averla trovata a penzoloni in una cassetta abbandonata e senza nome in via Borghetto. Sull’avviso erano riportati il giorno e l’ora di recapito e una sigla illeggibile con la dicitura "Non trovato in casa", cosa assolutamente non vera perché era l’ora di pranzo e sono anni che non pranzo fuori casa.
Ho provato a far presente questi “incresciosi” disservizi all’ufficio postale di Molicciara e mi è stato riferito che il servizio di distribuzione dipende dall’ufficio postale di Sarzana di via Variante Aurelia. Ho provveduto a telefonare diverse volte senza ricevere alcuna risposta. Sono andato di persona, ho spiegato gli inconvenienti ad un operatore al servizio in sede, il responsabile era assente, ma mi sono state date giustificazioni vaghe e poco plausibili (insomma tutta colpa del Covid-19); dopodiché ho inviato una mail sul sito di Poste Italiane senza ottenere alcuna risposta.
Ora considerando che Poste Italiane, nel suo insieme, vengono sovvenzionate dalle tasse degli italiani, e quindi anche dalle mie, sarebbe mio diritto avere in cambio, se non una risposta alle mie richieste, almeno un servizio efficiente.
Tra l’altro oggi con qualsiasi telefono portatile si possono trovare, con Google Maps o altre applicazioni, le abitazioni più isolate o nascoste e il percorso per raggiungerle. Non mancano i mezzi per facilitare il lavoro di portalettere, solo un po’ di buona volontà".
Giuseppe Marchini