Aldilà dei complimenti per i risultati raggiunti con la raccolta differenziata, crediamo sia doverosa una tirata d'orecchie al primo cittadino per quanto espresso (nell'intervista che potete ascoltare qui) circa il progetto del biodigestore di Saliceti perchè riteniamo che la questione non possa essere oggetto di semplificazioni ed inesattezze.
Il biodigestore anaerobico non è un "semplice cilindro" che trasforma e valorizza l'organico in biogas ma è un impianto industriale che produce emissioni, consuma energia ed acqua e per il quale non si possono escludere impatti nocivi sull'ambiente e sulla salute, a maggior ragione quando l'impianto è sovrastimato rispetto al fabbisogno della nostra Provincia; più della metà dei rifiuti infatti arriverà dal Tigullio e da Genova (se non addirittura da fuori regione) e non solo una piccola parte come affermato dal Sindaco della Spezia.
Inoltre il biodigestore non è l'unica soluzione: riteniamo che il ciclo dei rifiuti debba essere chiuso ma un impianto anaerobico non è la soluzione definitiva e anch'esso produce scarti (es.percolato e digestato non conforme) che necessitano di smaltimento presso depuratori o addirittura discarica.
A proprosito di discarica: non possiamo più accettare ricatti!
La nostra provincia paga le conseguenze di decenni di inquinamento di vario genere e le discariche (censite e non) disseminate sul territorio ne sono l'emblema .
Per questo motivo riteniamo corretto opporsi alla realizzazione di altre discariche ma non possiamo "barattare" questa scelta con un impianto che avrà impatti per anni a venire.
Ad oggi chi può assicurare che tra 10 anni, al termine della convenzione tra Province, non debba essere riaperta una discarica provinciale?
E se ci fosse necesità di una discarica di servizio?
Nel fratempo però avremo anche un impianto inquinante: cornuti e mazziati.
Alla luce delle politiche comunitarie ambientali e in virtù dei risultati incoraggianti riguardo la differenziata è nostra opinione che il conferimento in discarica sarà sempre meno utilizzato ritenendo possibile l'invio dei pochi rifiuti residui presso altri impianti.
L'elenco delle osservazioni a quanto dichiarato dal Dott. Peracchini protrebbe proseguire ma il tema è complesso e non si può esaurire in poche righe, in virtù degli ottimi risultati conseguiti dalla raccolta differenziata gli spezzini dovrebbero veder riconosciuto loro un premio e invece si prospetta l'ennesima penalizzazione di un territorio succube di Genova matrigna.
Dal Sindaco del capoluogo e attuale presidente della Provincia della Spezia ci aspettavamo più rispetto ed attenzione per il territorio che amministra.
Nell'attesa di un confronto costruttivo fino ad oggi sempre declinato come le era stato chiesto nel dicembre 2019 per portare a conoscenza delle problematiche dell'impianto a tutti i Sindaci della Vallata del Magra, impegno giunto a termine per la gradita disponibilità di tutte le Amministrazioni coivolte dal Comitato.
Invitiamo il primo cittadino a riflettere sulle proprie affermazioni e di approfondire la documentazione inviata a tempo debito dal nostro Comitato circa la criticità del biodigestore.
Oggi stiamo pagando a caro prezzo in termini di salute le scelte industriali del passato e non possiamo permettere che vengano commessi ulteriori errori di valutazione che graveranno sulle generazione future.
Comitato di volontariato per la tutela di Ponzano e dintorni