Ieri pomeriggio i militari del nucleo Carabinieri Cites e della stazione carabinieri forestale della Spezia, in seguito a una segnalazione ricevuta da volontari dell’Oasi "Lipu" di Arcola, hanno rinvenuto all'interno di un canale adiacente ai terreni di Pallodola, nei dintorni di Sarzana, la carcassa di un esemplare di Ibis Eremita (Geronticus Eremita).
La specie è tra quelle maggiormente minacciate di estinzione a livello mondiale ed inserita in allegato a del reg. ce 338/97 cites. Infatti dall’inizio del XX secolo la popolazione di Ibis ha subito un calo drastico dovuto alla combinazione di vari fattori, in primis la caccia di frodo, ma anche la distruzione dell'habitat per far posto ad allevamenti e piantagioni di tipo intensivo. Attualmente l'Ibis Eremita è scomparso dalla maggior parte dell'habitat originario e allo stato selvatico ne rimangono solo poche colonie isolate in Marocco e Siria, per un totale mondiale di circa 550 individui selvatici.
Sulla carcassa è stato trovato un apparecchio gps per la localizzazione dell'animale in quanto lo stesso faceva parte di un recente progetto di reintroduzione in Europa centrale e meridionale finanziato dall'Unione Europea.
Dai primi riscontri sembra che l’animale stesse emigrando dall’Austria per svernare nella laguna di Orbetello, in provincia di Grosseto. Il suo volo si e’ invece improvvisamente interrotto nel pomeriggio del 9 novembre.
Non si esclude che sia stato vittima di un episodio di bracconaggio.
La carcassa quindi è stata trasferita all'istituto zooprofilattico sperimentale della Spezia al fine di accertare le cause della morte.