"Da quando il Comitato è stato costituito (6 maggio 2020) abbiamo constatato che all’opinione pubblica sono state fornite una serie di notizie “taroccate” che qui di seguito evidenziamo:
- in giugno il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti garantiva che ANAS avrebbe costruito due rampe di accesso diretto alle autostrade A12 ed A15, la stessa ANAS garantiva entro quindici giorni l’inizio dei lavori ed entro novanta il termine;
- in più occasioni i due sottosegretari al MIT (on. RobertoTraversi e on. Giancarlo Cancelleri, entrambi in quota 5 Stelle) hanno dichiarato che, per ovviare ai gravi disagi legati alla viabilità conseguenti al crollo del ponte di Albiano, sarebbero state costruite al più presto le rampe sulla A15 e quelle sulla A12. Inoltre l’on. Traversi si era preso l’impegno di coordinare un tavolo e di dare risposte concrete ed immediate alla critica situazione della viabilità di tale territorio;
- ad inizio agosto scorso il MIT dichiarava che il Commissario Rossi aveva individuato in ANAS il soggetto attuatore dell’intervento e che avrebbe presentato il cronoprogramma entro pochi giorni.
Ebbene dall’incontro con l’ad di ANAS Massimo Simonini, svoltosi il 30 ottobre scorso, presenti i parlamentari spezzini ed i sindaci del territorio, così come concordato nella riunione del 10 ottobre svoltasi nel centro sociale di Ceparana, si è appreso che:
- i lavori di rimozione delle macerie del ponte dall’alveo del fiume Magra avranno inizio il 15 novembre, oltre sette mesi dal crollo del ponte di Albiano;
- le rampe sulla A15 non saranno costruite perché, dopo mesi di annunci, sono emersi problemi tecnici insormontabili per la loro realizzazione;
- le rampe sulla A12 a memoria dell’ad di ANAS non sono mai state oggetto di valutazione;
- Monica Paganini, sindaca di Arcola, non è mai stata nominata sub commissario ed il Commissario Rossi (notizia già di dominio pubblico) è decaduto dall’incarico in quanto non più governatore della Toscana.
Per quanto riguarda la ministra Paola De Micheli (piacentina ed in quota PD), forse distratta dalla campagna elettorale in Toscana ed impegnata nel programmare il potenziamento dei trasporti urbani prima dell’aperture delle scuole, non ha mai risposto alle lettere, inviate dai sindaci della bassa Val di Vara, con cui richiedevano il suo intervento a favore della viabilità di quel territorio inserendolo tra le emergenze nazionali, presupposto essenziale per avviare velocemente i lavori.
Da quanto su esposto emerge chiaramente come, a sette mesi dal crollo del ponte di Albiano, coloro i quali dovrebbero gestire le infrastrutture sia per responsabilità politica (MIT) che tecnica (ANAS) hanno sostanzialmente perso tempo, ignorando i problemi reali di 40.000 persone (di cui 4.000 residenti di Albiano Magra) e 960 aziende (di cui 60 aziende di Albiano).
Il Comitato per l’ennesima volta ribadisce con forza che ci sono le soluzioni tecniche e gli strumenti legislativi (Decreto “Semplificazioni” recentemente convertito in legge) per risolvere la grave criticità della viabilità della bassa Val di Vara e bypassare la situazione di stallo. Quest’ultima potrebbe essere sbloccata con la nomina di un Commissario vero con poteri adeguati ed il compito specifico di risolvere la viabilità della bassa Val di Vara (realizzazione immediata delle rampe sull’A12 ed apertura del cantiere della bretella Ceparana-Santo Stefano Magra).
In conclusione rivolgiamo un accorato appello ai rappresentanti degli imprenditori, ai sindacati, alle associazioni e ai consiglieri regionali spezzini affinché facciano squadra con i parlamentari spezzini ed i sindaci della bassa Val di Vara (come è successo a Genova) per fare pressioni continue su chi ha competenza per intervenire sulla reale emergenza di questo territorio.
Il tempo stringe e la situazione precipita. A questo punto ci sorge spontanea una domanda: “Cui prodest hoc scelus?" (A chi giova questa scelleratezza?)".
Comitato spontaneo viabilità "Due fiumi"