Nella giornata di ieri i militari della stazione carabinieri di Sarzana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino marocchino 39enne, responsabile di maltrattamenti aggravati nei confronti della moglie, connazionale, e degli altri componenti del nucleo familiare.
La donna, stanca di continuare a subire, spesso per futili motivi, atti di violenza gratuita verbali e fisici, si era rivolta ai carabinieri della stazione di Sarzana per chiedere aiuto.
Ai militari aveva così denunciato i comportamenti aggressivi da parte dell’uomo, iniziati nel 2017 e mai denunciati per paura di ritorsioni. Il marito, alle prese con dipendenze sia alcoliche che di stupefacenti, la soggiogava infatti minacciandola di farla rientrare in marocco. L’aveva così ridotta in uno stato di profonda prostrazione psicologica.
Le violenze avvenivano anche in presenza dei due figli minori della coppia. In particolare, il più grande dei due, 17enne, era anche intervenuto in diversi casi in difesa della madre.
E’ stato inoltre accertato che l’uomo, in un’occasione, aveva usato violenza nei confronti della consorte provocandole un aborto.
I carabinieri, dopo aver contattato l’associazione antiviolenza di sarzana, avevano allontanato la vittima da casa, trasferendola in una località protetta ed attivando la procedura prevista in caso di maltrattamenti e violenza ai danni delle fasce di popolazione più esposte a rischio, meglio nota come “codice rosso”.
Tutti gli elementi raccolti erano stati riferiti alla procura della repubblica della Spezia, che ha così richiesto ed ottenuto l’applicazione della misura cautelare in carcere ai danni dell’uomo, anche a tutela della denunciante e dei figli. Il G.I.P. Del tribunale della spezia, infatti, concordando con gli elementi raccolti dai carabinieri, ha emsso a carico dell’uomo il provvedimento restrittivo, che i militari della stazione di sarzana hanno eseguito, accompagnandolo in carcere.