"Il test rapido per il Covid? Anche noi dentisti possiamo collaborare e partecipare allo screening diagnostico in questa fase di pandemia controllando i pazienti in occasione del loro accesso ai nostri studi".
Si può sintetizzare così la proposta che il presidente della Commissione Albo Odontoiatri dell'Ordine dei Medici della Spezia, Sandro Sanvenero, ha avanzato ai responsabili della Salute pubblica con una lettera inviata a Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria (con in capo anche la delega alla Sanità), ai commissari di Alisa e Asl 5, rispettivamente Walter Locatelli e Daniela Troiano, al presidente della Provincia Pierluigi Peracchini e agli altri direttori dell'Azienda sanitaria.
"L'evolversi del quadro epidemiologico - osserva nella premessa il dottor Sanvenero - con le conseguenti difficoltà nel realizzare una sempre più efficace rete territoriale al fine dello screening diagnostico dei soggetti positivi, è noto a tutti".
Precede la richiesta dei test rapidi prendendo spunto anche da quanto affermato dal professor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, il quale ritiene che per far fronte ai gravi problemi di diagnostica e tracciabilità, sia ora necessario "oltre a potenziare la medicina del territorio, mettere in campo ogni possibile struttura sanitaria attiva sul territorio".
Sulla base di queste ultime parole Sandro Sanvenero aggiunge: "La rete degli studi professionali dei medici odontoiatri della provincia della Spezia è capillarmente diffusa sul territorio ed il numero di medici odontoiatri operanti è paragonabile, se non superiore, a quello dei medici di medicina generale e delle farmacie".
"Anche dal punto di vista strettamente operativo - conclude - la tipologia degli accertamenti da effettuare con il test rientra, appieno, nell'ambito di operatività del medico odontoiatra, il quale può operare non solo su denti e gengive, ma anche su entrambe le ossa mascellari e sui tessuti annessi a tali ossa".