Contagi in costante aumento e nuove restrizioni: la seconda fase pandemica ormai è iniziata e tutto il Paese si sta organizzando per affrontare i mesi freddi. Così anche il dottor Costantino Eretta, vicesindaco di Sarzana e medico all'ospedale San Bartolomeo, ha voluto organizzare un'assemblea invitando i vertici dell'Asl5 e di Coopselios per approfondire la gestione della struttura Rsa Sabbadini durante l'autunno e l'inverno, facendo anche un sunto dal punto di vista organizzativo e legislativo anche dei mesi passati.
Nella Sala della Repubblica della Pubblica Assistenza i congiunti degli ospiti della Sabbadini hanno potuto ascoltare ed esporre tutti i loro dubbi. Apre la riunione Eretta: "Immagino il dispiacere di chi non può vedere e abbracciare una persona cara, ma nessuno si sarebbe aspettato un'epidemia di tale violenza: dal 6 marzo ci siamo trovati in mezzo a uno tzunami, ma per dovere di trasparenza ci siamo riuniti oggi per informarvi sulle regole per le visite ai parenti e la gestione in caso di positività". Poi prosegue il vicesindaco: "Vorrei che questo non fosse un unico incontro, ma che ne seguissero altri- e ancora- inoltre chiedo ai dirigenti di Coopselios più comunicazione all'esterno della residenza e con i famigliari a casa".
Prende la parola la Dottoressa Riodo in rappresentanza dell'Asl5: "Tutte le Asl liguri hanno agito conseguentemente alle istruzioni date da Alisa, l'azienda ligure della sanità, per tutelare al massimo la salute del paziente nell' Rsa- poi elenca alcuni provvedimenti rilevanti- una deliberazione di Alisa imponeva al direttore sanitario della struttura la decisione di accesso ai visitatori, ma non a tutti i famigliari, inoltre al momento dell'ingresso verranno presi tutti i parametri- e ancora- in caso di positività il paziente viene isolato nella zona buffer e dopo due tamponi negativi viene spostato dall'isolamento- e conclude- adesso siamo più pronti e preparati".
Interviene anche il dottor Ceragioli, responsabile del distretto di Sarzana: "Fondamentale vaccinare gli anziani: ci troviamo già nella seconda fase pandemica bisogna stare attenti e il supporto ai pazienti è fondamentale, soprattutto perché possiamo essere noi i veicoli della malattia".
Approfondisce le regole il direttore di Coopselios Alex Roncaglia: "Non tutti i parenti potranno entrare di persona all'interno della struttura, ma saranno scelti in base a parametri ben precisi e su prenotazione: all'ingresso sarà effettuato il triage e ci si potrà incontrare all'aperto e mantenendo la distanza di sicurezza- inoltre aggiunge- sarà possibile, sempre su prenotazione telefonica, un saluto del paziente fuori dalla porta d'ingresso a distanza, inoltre sarà possibile parlare con il parente attraverso telefono o videochiamata sempre su prenotazione- e specifica- il servizio sarà intensificato e ampliato". Poi conclude: "Non vogliamo che si possa creare una situazione critica all'interno della struttura e riduciamo al minimo il rischio che il virus entri nella casa di riposo".