Ieri i Carabinieri della Stazione di Arcola lo hanno arrestato e portato al carcere della Spezia, dove dovrà restare detenuto in custodia cautelare fino al processo.
L’uomo, un impiegato 45enne abitante ad Arcola, il 3 luglio scorso si è reso responsabile di due rapine commesse nel modenese ai danni di due donne alle quali aveva tentato di sottrarre le chiavi delle loro auto, appena parcheggiate, per poi rubarle.
Su una delle due macchine una delle due vittime aveva appena fatto sedere il figlioletto di sei anni e solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri del posto ha scongiurato il peggio. I Militari hanno arrestato l’uomo in flagranza di rapina impedendogli di mettere in pericolo l’incolumità del minore.
Per i due episodi il Giudice di Modena gli aveva concesso gli arresti domiciliari che l’impiegato arcolano stava scontando nella sua abitazione di Arcola, da dove però è evaso due volte.
I Carabinieri di Arcola, incaricati della sua sorveglianza e del rispetto degli obblighi imposti dal Giudice, in entrambi i casi lo hanno rintracciato e ricondotto a casa agli arresti domiciliari denunciandolo a piede libero alla Procura della Repubblica della Spezia.
Nel contempo i Militari hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria di Modena che il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari fosse revocato, perché non sufficiente a contenere la pericolosità sociale dell’uomo, e la misura fosse aggravata con la custodia cautelare in carcere.
E così è stato: in accordo con quanto relazionato dai Carabinieri di Arcola, il Giudice di Modena ha revocato il beneficio degli arresti domiciliari ed ha ordinato che l’uomo fosse condotto al carcere Villa Andreino dove rimarrà detenuto in attesa di essere processato per le rapine commesse nel modenese e per le due evasioni dagli arresti domiciliari.