Si intitola "Daniel Buren: lluminare lo spazio, lavori in situ e situati" la prima mostra che verrà ospitata a Bergamo dopo il lockdown.
A firmarla è l'artista francese Daniel Buren, conosciuto alla Spezia per la riqualificazione di piazza Verdi e i famosi (o famigerati, a seconda dei punti di vista) portali, che hanno attirato feroci critiche all'ex amministrazione comunale di centrosinistra.
L'esposizione, che dà simbolicamente il via alla ripresa culturale di una delle zone più duramente colpite dall'epidemia, aprirà il 9 luglio allo storico palazzo della Ragione, sede estiva della Gamec - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
"Nel suggestivo contesto della Sala delle Capriate - si legge nella presentazione della mostra - i tessuti luminosi di Buren - presentati per la prima volta in un museo italiano - ridefiniscono gli ambienti storicamente destinati all’amministrazione e all’esercizio della giustizia cittadina, gettando nuova luce sulle antiche forme del Palazzo della Ragione e sugli affreschi in esso conservati, staccati dalle facciate delle case e dalle chiese dell’antico borgo urbano e qui collocati negli anni Ottanta del Novecento. Dall’incontro tra un gruppo di interventi in situ, immaginati appositamente per lo spazio della sala, e una serie di lavori situati, adattati cioè agli spazi del grande salone ma idealmente trasferibili in altri contesti, nasce il progetto di Buren per la città Bergamo, che per la prima volta apre le porte al pensiero e alla creatività dell'artista francese affidandogli la rilettura di uno dei suoi luoghi storici più rappresentativi".