E' stata una lunga carriera politica quella di Alfredo Biondi, scomparso oggi, a quasi 92 anni. Nel 1968 la sua prima elezione alla Camera, nelle fila del Partito liberale, del quale fu uno storico leader. Nel 1994 aderì a Forza Italia, dove rimase fino al 2011, quando decise di tornare nel Partito Liberale. Fu Vicepresidente della Camera per quattro legislature e Ministro per i governi guidati da Fanfani, Craxi e Burlusconi.
“E’ con grande dispiacere che esprimo il cordoglio mio e di tutta la Giunta regionale per la scomparsa di Alfredo Biondi. Alfredo Biondi era un uomo dello Stato che ha attraversato la storia della nostra Repubblica servendo le Istituzioni. Oggi il Paese perde un grande politico liberale e un grande combattente che ha speso la sua vita per le Istituzioni”. Lo ricorda così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
Il coordinatore regionale di Forza Italia in Liguria, Carlo Bagnasco, a nome di tutto il coordinamento regionale azzurro, scrive: "Con Alfredo Biondi se ne va un pezzo della migliore tradizione politica italiana, interprete di quella grande cultura liberale che è alla base, insieme alla cultura cattolica e a quella socialista, della nostra democrazia, della nostra Repubblica e della nostra ossatura istituzionale. Con Alfredo se ne va anche un pezzo importante della storia di Forza Italia, di cui egli ha espresso in modo schietto e sopraffino, con una passione indomita per la libertà, la cultura garantista. Il coordinamento regionale di Forza Italia ne piange la scomparsa, esprimendo assieme al dolore la gratitudine per averlo avuto al fianco per tanti anni nella nostra Genova e nella nostra Liguria. La cultura, la preparazione e l'intelligenza politica di Biondi sono un patrimonio per il nostro partito e per il Paese. Un patrimonio che abbiamo il dovere di conservare e trasmettere a chi, oggi, decide di impegnarsi nell'agone politico".