Valutiamo molto negativamente il fatto che il Sindaco della Spezia (quale Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL Spezzina) abbia rifiutato la proposta di effettuare la riunione del Comitato Ristretto dei Sindaci del 23.04.2020 in diretta e quindi pubblicamente accessibile a tutti.
Tale proposta peraltro era stata sostenuta anche da quasi tutti i consiglieri di minoranza del Consiglio Comunale Spezzino.
Tale rifiuto – peraltro senza degnarsi lo stesso Sindaco di rispondere al nostro invito, non foss’altro che per ragioni di cortesia – comporta sicuramente una grave responsabilità politica che certamente, noi per primi, ma riteniamo non da soli, non dimenticheremo di far valere.
Responsabilità politica nel continuare a far sì che della sicurezza delle persone si discuta solo nelle segrete stanze dell’ASL o di ALisa, senza una reale informazione alla cittadinanza, in barba ad ogni principio di partecipazione e democrazia (sbandierati solo in campagna elettorale ...).
Ci domandiamo: ma se non vi è nulla di segreto, perché non rendere pubblica la discussione? Quali notizie, fatti o responsabilità si stanno celando?
Non solo noi, ma anche medici, infermieri e le stesse forze politiche del Consiglio Comunale attendevano risposte da questo evento.
Per di più, dalle dichiarazioni rese alla stampa in conclusione della riunione, emergono due distinte realtà: quella espressa dal Sindaco Peracchini (tutto va bene) e quella invece rappresentata dal Sindaco Battilani (secondo il quale la ASL non ha autonomia e lo stesso Sindaco esprime forte preoccupazione per la gestione della cosiddetta fase 2).
Partendo dal presupposto della pari dignità e credibilità di entrambi i Sindaci, c’è ancora più da preoccuparsi: chi ha ragione e chi ha torto? come verrà gestita e da chi la fase 2?
Ascoltare direttamente le parole del Commissario Straordinario avrebbe potuto fugare questi dubbi e tranquillizzare la popolazione. O no?!
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