La Pasqua quest'anno cade nel silenzio. La Resurrezione senza parenti da fuori, con l'essenziale e in un clima di tristezza e incertezza per il futuro generale, la ricorderemo per sempre, senza la Santa messa della domenica pomeriggio, senza la domenica delle palme.
Una festa sterile che nessuno sicuramente si aspettava, tra la desolazione nelle strade, i negozi sbarrati, qualche uovo di cioccolato per chi è riuscito ad accaparrarselo nelle rapide spese nei supermercati. La ricordiamo così con le foto scattate nel pieno centro della Spezia, che ancora non avevamo documentato nella parte uno e la due di questo reportage fotografico, durante il venerdì santo, dove ogni anno si sprigiona già un clima di festa in attesa dell'ultimo giorno della settimana, quello che precede il lunedì di Pasquetta con la rituale grigliata.
Chi può, è riuscito ad arrangiarsi nel giardino con i propri familiari più stretti che vivono nella stessa dimora, gli altri dovranno aspettare l'anno prossimo, sperando in tempi migliori. Un mese di sole sembra proprio il dito nella piaga che pesa forse più di tutto il resto agli italiani segregati in casa dal 10 marzo: una luce viva, limpida ha dominato questi giorni tristi ed è riuscita a illuminare perfettamente le foto allegate in fondo di piazza Europa, piazza Verdi e le numerose vie del centro fruibili nella galleria fotografica.
Concludiamo così il reportage pensato da Gazzetta della Spezia per riportare in immagini i cambiamenti radicali della società dovuti al Coronavirus, mentre si riflette su quale potrebbe essere la prossima festività da vivere in compagnia e spensieratezza.