I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, rappresentati da Roberto Palomba, Mirko Talamone e Massimo Bagaglia, denunciano le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori operanti nelle residenze per anziani (Rsa) e nei servizi di assistenza domiciliare dello Spezzino.
I sindacalisti segnalano come i lavoratori del settore sarebbero impossibilitati a mantenere le distanze di sicurezza, elemento a cui si aggiungerebbe l’inadeguatezza e la scarsità di dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti, camici monouso, occhiali e altre dotazioni) necessari per proteggere gli utenti più a rischio di infezione in condizioni di fragilità, ultraottantenni, affetti da cronicità e patologie invalidanti.
“Siamo al paradosso. I lavoratori delle residenze per anziani devono stare in isolamento a casa come da Dpcm ma continuano ad andare al lavoro in queste condizioni in strutture molto spesso al collasso anche a causa delle riduzioni di personale dovute alla quarantena imposta da chi è entrato in contatto con utenti positivi al Covid-19 e dove molti pazienti sintomatici specie nei servizi a domicilio rappresentano un rischio per tutti coloro che lavorano e sono assistiti”.
Cgil, Cisl e Uil sottolineano quindi come sia necessario “adottare tutte le massime tutele per qualsiasi intervento sanitario e assistenziale nella logica di contenimento del rischio" e ribadiscono: “Continueremo anche nei prossimi giorni a inviare diffide ai gestori e alla committenza nei contratti di servizio, a tutela dei lavoratori e degli utenti per la violazione dei protocolli di sicurezza firmati a livello nazionale sulla protezione da Covid-19, senza escludere la segnalazione alla prefettura dei datori di lavoro che non osservano le norme di legge”.