Il giudizio fortemente negativo che noi di SOS Sanità Spezzina e del Manifesto per la Sanità esprimiamo nei confronti del Piano Sanitario Straordinario, non può essere tacciato di propaganda elettorale, in quanto da molti anni ci battiamo per migliorare l’assistenza sanitaria del nostro territorio, anche quando il colore politico degli amministratori era diverso.
Che la nostra sanità sia in condizioni drammatiche è innegabile: quello che noi desideriamo è avere degli amministratori che la smettano di rimpallarsi le responsabilità, e si rimbocchino le maniche per migliorare l’attuale situazione.
Il recente intervento di Toti alla Conferenza dei Sindaci non è stato abile, come ha detto qualcuno: è stato solo scorretto. Non si può rispondere a dettagliate critiche, basate su numeri incontestabili, dicendo che si tratta di propaganda politica; è invece proprio il Piano Sanitario presentato un esempio di pura propaganda politica.
Non voglio tornare sulla ridicola vicenda dell’ospedale del Felettino. Parliamo piuttosto delle spese consistenti proposte per una struttura, il S. Andrea, che non ha futuro. Meglio sarebbe investire sul territorio, che attualmente è carente e si regge sulla buona volontà dei pochi operatori; si potrebbero strutturare Case della Salute ben distribuite e ben organizzate (con medici di Famiglia che si alternano per 12 ore, con l’infermiere di comunità, con un impiegato per le pratiche burocratiche, e con una strumentazione sufficiente per gli accertamenti più semplici): verrebbero alleggerite le strutture ospedaliere e gli investimenti sarebbero meno onerosi e sicuramente duraturi nel tempo.
Mercoledì scorso ho finalmente assistito a una conferenza in cui molti sindaci hanno argomentato nel merito con una certa competenza. Altri sindaci hanno invece pubblicato un documento in cui si dichiarano soddisfatti delle promesse di Toti. Vista l’enorme differenza di risorse investite tra la nostra provincia e le altre ASL (quanti posti letto ci mancano? Quanto personale? Quanti soldi spendiamo per le emigrazioni verso le altre regioni?), i sindaci dovrebbero chiedere che gli investimenti siano impiegati per nuovi posti letto e personale sufficienti a equipararci alle altre ASL liguri. Non possiamo ritenerci soddisfatti per le briciole che ci sono state promesse.
Dott. Lorenzo Cozzani,
SOS Sanità Spezzina.