"Secondo l’informativa aziendale i tecnici di radiologia percepiranno un trattamento economico orario maggiore rispetto agli infermieri.
A quanto pare un’ora di lavoro di un infermiere che garantisce l’assistenza e la sicurezza del paziente durante le risonanze magnetiche all’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana vale meno di un’ora di lavoro di un tecnico di radiologia che deve gestire una macchina.
Gestire una macchina, per la direzione dell’ASL, vale di più che avere le competenze per salvare la vita di un paziente, ad esempio, da uno shock anafilattico da reazione allergica", lo afferma il Segretario Territoriale Nursind La Spezia Assunta Chiocca.
Nursind si domanda: "che razza di dirigenti aziendali sono quelli che sminuiscono apertamente gli infermieri rispetto ai tecnici di radiologia, pur sapendo che sono lavoratori appartenenti allo stesso livello contrattuale e appartenenti entrambi alla laurea delle professioni sanitarie con lo stesso livello formativo?.
Che razza di dirigenti aziendali sono quelli che dentro un progetto di complementarietà professionale discriminano le figure professionali che vi lavorano e che operano entrambe con atti di competenze, responsabilità proprie e riconosciute?
Che razza di dirigenti aziendali sono quelli che in tal modo mettono zizzania tra gli operatori della sanità anziché creare le condizioni migliori per la loro cooperazione?"
"Non è la prima volta che l’azienda ci prova - ricorda Chiocca - già nel 2016 infatti la Medicina Nucleare aveva tentato di distribuire le risorse provenienti dalla attività intramuraria, destinando ai tecnici di radiologia il 10% sulla tariffa stabilita e all’Infermiere solo il 3%".
"Nursind - conclude il Segretario spezzino - ritiene assurdamente ingiusto, penalizzante e inaccettabile quanto è accaduto ed è pronto ad intraprendere tutte le azioni necessarie per difendere la dignità degli infermieri.
Nursind non può accettare che l’amministrazione spezzina prenda questo tipo di decisioni dimostrando di considerare gli infermieri dei professionisti di serie B e di quanto bisogno ci sia di un cambio culturale nella dirigenza di questa azienda".