Ed altri 48.000 euro prendono la via dello Studio Land dell’architetto Kipar, l’estensore del Masterplan dell’isola Palmaria. Aumenta quindi l’ammontare dei soldi pubblici spesi per dare attuazione al programma di “valorizzazione” della Palmaria, volto a “trasformare l’isola in un’attrattiva turistica di altissimo livello, sia nazionale che internazionale”, di fatto privatizzandone ampie parti.
Ecco quindi la replica del movimento “Palmaria Si Masterplan No!” alle dichiarazioni rese dal sindaco Cozzani nell’articolo de La Nazione del 17 ottobre 2019 “Palmaria, il sindaco: il masterplan è costato meno di 200mila euro””.
“Ammontano a circa un milione di euro le risorse individuate dalla Giunta regionale per la definizione del programma di valorizzazione dell’isola, di cui circa 500mila già nella disponibilità di Filse e i restanti provenienti dai fondi FSC (ex FAS) 2014-2020. Sarà Filse a gestire tali risorse, sotto la supervisione della Regione, che verranno in parte impiegate, sia per il progetto vero e proprio, sia per l’accessibilità pubblica.”
Questo è quanto si legge nel comunicato stampa della Regione Liguria del 3 giugno 2016 (https://www.regione.liguria.it/presidente-giunta-2017/palmaria/item/5040-palmaria,-entro-sei-mesi-il-progetto-d-insieme.html). Per essere ancora più specifici: “le risorse da destinare all’attività di F.I.L.S.E. s.p.a. sono a disposizione, per un importo di circa € 520.000,00 (...) inoltre, relativamente all’utilizzo dei Fondi per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, sono stati richiesti dalla Regione Liguria per il Programma di Valorizzazione dell’Isola Palmaria € 495.000,00.” Così si legge a p. 4 della delibera di Giunta Regionale n. 517 del 3.6.2016.
La “solita strategia del partito del ‘no’” che “veicola false notizie”, secondo quanto affermato dal sindaco Cozzani, si basa su affermazioni che di falso non hanno proprio nulla, in quanto sono notizie che, come riportato, provengono da fonti ufficiali. Il Movimento Palmaria Si Masterplan No, nel suo comunicato, non ha mai parlato di spesa ma di stanziamento e ciò risulta assolutamente coerente con quanto dichiarato dalla stessa Regione Liguria e sopra testualmente riportato.
Oltre ai 162.200 euro finora effettivamente già spesi, il Sindaco non aggiunge che con la recente delibera di Giunta Comunale del 30.9.2019 si è “ritenuto di dover procedere all’avvio delle procedure per il conferimento degli incarichi professionali relativi alle attività sopra menzionate”, “vista la nota della Regione Liguria (...) con la quale si comunica che la stessa ha assegnato al Comune di Porto Venere l’importo di € 140.000,00 per condurre a termine le attività progettuali propedeutiche all’attuazione degli interventi per la valorizzazione dell’Isola Palmaria, così come delineati nel Masterplan”. È proprio con quella delibera che il Comune impegna ufficialmente la somma di € 140.000 ricevuta dalla Regione, iscrivendola nel capitolo di spesa “Attività tecnico-progettuali Progetto di Valorizzazione Isola Palmaria”.
Risulta doveroso aggiungere che il Comune di Portovenere, con determina n. 480 del 25.10.2019 ha assegnato “l’appalto del servizio di Architettura ed Ingegneria attinente attività pianificatorie ed ambientali volte all’adozione dell’atto di intesa” allo Studio LAND di Milano, per l’importo di € 48.718,11. Se la matematica non è un’opinione, il conto dei soldi spesi sale da € 162.200 a € 210.918,11.
Ci sarebbe da chiedersi che fine ha fatto quel milione di euro di cui la Giunta regionale ligure parlava nel 2016.
Anche volendo dimenticare le affermazioni della Regione Liguria e quell’impegno di spesa per un milione di euro, l’amarezza rimane tale e quale a quella esternata domenica 14 ottobre dopo la camminata ecologica: mentre la nostra amata isola giace abbandonata a se stessa, centinaia di migliaia di euro vengono investiti in incarichi e progetti che, al momento, non hanno apportato alcun reale beneficio o miglioramento, avendo anzi suscitato le proteste di gran parte della popolazione, di cui il nostro Movimento è solo uno degli esempi. Non smettiamo di ricordare la petizione online su Change.org che ha raggiunto oltre 16.000 firme.
Per quanto riguarda la situazione dell’ostello situato sulla sommità dell’Isola, come ben mostrato dalle nostre foto pubblicate sulla nostra pagina Facebook e riprese da alcuni quotidiani, dall’esterno non è visibile alcun cartello che indichi la presenza di lavori in corso di efficientamento energetico e messa in sicurezza, quindi per noi cittadini non è possibile sapere né se questi lavori siano effettivamente iniziati né quando questi saranno conclusi. Riteniamo che sarebbe doveroso informare di queste circostanze la cittadinanza nonché i frequentatori dell’isola, in modo tale da indicare quando di nuovo l’ostello sarà fruibile, considerato che risulta chiuso ormai da maggio 2019, con disdetta di tutte le prenotazioni già in essere per l’appena trascorsa stagione estiva. Saremo dunque lieti di essere informati sul futuro dell’ostello, che a tutta la cittadinanza sta molto
a cuore.
Ci preme concludere questo comunicato con le parole del presidente Giovanni Toti il quale affermava, il 3 giugno 2016: “ Contiamo di affidare i lavori per il masterplan nei prossimi sei mesi e sarà uno studio urbanistico di primaria importanza che interloquirà con tutti i soggetti in modo che sia un progetto condiviso da tutti”.
Oggi, il 31 ottobre 2019, possiamo affermare che le cose sono andate molto diversamente.
E noi ne siamo la prova.
Palmaria Si Masterplan No!