"Non una di meno - La Spezia" lancia la "Passeggiata indecorosa" a difesa della ragazza aggredita in via Parma.
"L'ennesimo atto violento e intimidatorio agito sul corpo di una sorella, di una donna, vittima della violenza maschile, che è padrona delle strade delle nostre città, violenza che si compie anche all'interno delle mura di casa, all'interno dei confini familiari".
"Dobbiamo R-esistere, creare una rete di solidarietà e metterci in ascolto di chi può avere bisogno in un momento di difficoltà e di chi deve uscire da realtà violente, perché ricordiamo: è la vittima a definire cos'è violenza.
Tutte noi dobbiamo trovare la forza di reagire perché la nostra "naturale" debolezza è, in realtà, frutto di una costruzione sociale che ci vuole fragili e dipendenti da prestabiliti rapporti di forza. Non abbiamo bisogno di essere salvate, né che qualcuno ci protegga invitandoci a rimanere a casa la notte o consigliandoci cosa dobbiamo indossare. Abbiamo bisogno di essere libere, libere dalla paura".
"Rifiutiamo la logica del decoro e della sicurezza urbana, delle telecamere e dei presidi militarizzati, delle politiche securitarie e di controllo sociale che calpestano le nostre vite e la nostra libertà. Quella libertà di attraversare le vie della città, a tutte le ore del giorno e della notte, in modo indecoroso, per svincolarci da qualsiasi meccanismo di normalizzazione e giustificazione della violenza. Ve la siete cercata, veniamo ovunque e contaminiamo tutta la città!"
"Quando indichiamo la Luna, ci viene risposto guardando il dito, stufe di essere accolte sul banco degli imputati per aver provocato o suscitato l'attenzione del maschio violento. Non sono i pantaloni lunghi e le maglie accollate a salvarci dalla violenza!"
"La violenza sui nostri corpi non va trattata come un'emergenza, non veniamo aggredite solo durante le ore buie ma a tutte le ore, tempestate di casi di molestie che si consumano per strada, sui mezzi pubblici, dentro gli uffici, dal catcalling all'approccio non richiesto".
"La violenza non può essere definita in base all'idea di sicurezza ma analizzando tutte le forme che assume nella vita di una donna, perché la violenza è strutturale, trasversale e non emergenziale.
Non ci servono i militari nelle piazze, non ci servono arbitri morali che decidono se ce lo siamo cercate o se se ci siamo meritate di interpretare il ruolo della vittima passiva. L'installazione di una telecamera in più in un angolo della città non salverà una sorella dalla violenza etero-patriarcale".
"La sicurezza la creiamo noi con l'autodifesa, la sorellanza e la lotta transfemminista. Vogliamo riprenderci lo spazio fisico della città, di giorno come di notte, camminare libere e sicure perché LE STRADE SICURE LE FANNO LE DONNE CHE LE ATTRAVERSANO".
"La marea si sta alzando, invaderemo le strade della città, tutte insieme, libere! Nessuna viene lasciata sola, insieme siamo MAREA!".
Per domani, venerdì 4 ottobre, Non Una di Meno La Spezia lancia l'appuntamento alle ore 21 in piazza Brin per la "Passeggiata Indecorosa".