Primi verbali di accertamento di infrazioni al Regolamento dell’Area marina protetta delle Cinque Terre elevati dal personale della Capitaneria di porto della Spezia grazie al nuovo sistema di videosorveglianza installato dall’Ente Parco.
7 i verbali amministrativi redatti nel mese di agosto il cui accertamento è avvenuto tramite la diretta visione e le registrazioni del sistema, oramai in piena operatività. Altre contestazioni sono in via di notifica.
Superamento dei limiti di velocità nelle zone di tutela con unità in evidente planata e mancanza di permesso per navigare o svolgere attività di locazione e noleggio all’interno dell’Area Protetta le principali irregolarità al momento riscontrate.
Gli importi da pagare contestati vanno singolarmente anche sino ad euro 1032,91.
“Il già forte legame di collaborazione tra Capitaneria ed Ente Parco, rafforzato di recente con la firma di appositi protocolli di intesa, sta dando frutti sempre più significativi sul terreno operativo”, ha dichiarato il comandante della Capitaneria della Spezia Massimo Seno, che ha aggiunto: “il nuovo sistema di videosorveglianza si sta rivelando uno strumento utilissimo e ci sta consentendo di agire in maniera molto efficace per prevenire e reprimere comportamenti non conformi alle norme che tutelano le acque delle Cinque Terre”.
L’azione di sorveglianza posta in essere dalla Guardia costiera risponde a ben precisi obiettivi di tutela ambientale in area Parco, nel quadro delle più generali direttive di coordinamento del comando regionale Guardia costiera di Genova, ed ha lo scopo di prevenire e reprimere condotte che minano gli equilibri ambientali di zone ricche sul piano naturalistico come quella delle Cinque Terre.