Le celebrazioni sono state organizzate dal Comitato Unitario Antifascista e dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie del cantiere.
Dopo il corteo e la deposizione di una corona di fiori, da parte degli operai, alla lapide dei caduti si è tenuta l'orazione ufficiale delle R.S.U e del vice sindaco Ruggia. Nella sua orazione Ruggia ha ricordato i 5 primi deportati nei campi di sterminio del cantiere: Giuseppe Tonelli, Filippo Dondoglio, Armando Cialdini, Ubaldo Colotto e Mario Pistelli.
Il Vice Sindaco ha inoltre sottolineato la necessità di attuare la Costituzione, lascito fondamentale della guerra di Liberazione, a partire dal tema del lavoro che invece vede, purtroppo, la disoccupazione dilagare specialmente quella giovanile che si attesta intorno al 40%.