"Infatti ad anni di distanza dalla Legge istitutiva del Parco ed a tre anni dalla Lr. 27/2016 , che rigenerava un periodo transitorio di un anno per la rilocalizzazione delle attività incompatibili fuori dello spazio Parco, molto resta ancora da fare".
"Da ciò il rinnovo della richiesta dell'Ente alle amministrazioni comunali più direttamente interessate, ovvero: "Di essere informati sulle iniziative e/o azioni intraprese dalle amministrazioni comunali in riferimento alla presenza e/o permanenza di attività incompatibili all'interno dello spazio Parco, ulteriormente chiedendo la trasmissione degli esiti delle verifiche e sopralluoghi eventualmente eseguiti, così come degli eventuali provvedimenti assunti, fin'anche alla assunzione dei provvedimenti di chiusura delle attività cui ci si riferisce".
"Tutto ciò' per un chiarimento essenziale dello stato delle cose".
"Anche in funzione di quanto sopra e' sempre più necessaria una visione d' insieme che ponga al centro la riambientalizzazione spondale del fiume che veda tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti".
Pietro Tedeschi