Carenza di personale, assenza di rapporti sindacali con l’azienda sanitaria, la struttura fatiscente del Sant’Andrea, il pronto soccorso che opera tra mille difficoltà e l’ombra del blocco definitivo del cantiere del nuovo ospedale.
Un quadro che, paradossalmente, non aggiunge nulla di nuovo alla già conosciuta situazione precaria dell’Asl spezzina.
Lo hanno tracciato oggi in commissione comunale Luciana Tartarelli di Fials, Allesandra Guazzetti della Cgil, Massimo Bagaglia della Uil e Massimiliano Polledri della Cisl.
A preoccupare di più, hanno spiegato i sindacalisti, è il personale sotto organico dell’azienda sanitaria: come ogni anno, anche quest’estate è riesploso il problema delle ferie estive, che manda puntualmente in crisi i turni dell’Asl nel tentativo di garantire i livelli assistenziali.
Le assunzioni fatte nel 2019, hanno denunciato i rappresentanti sindacali, sono avvenute con un anno e mezzo di ritardo: soltanto 12 gli infermieri entrati in organico, mentre gli altri sono stati assunti tramite agenzie interinali, che assicurano meno garanzie contrattuali ai lavoratori.
La carenza non riguarda soltanto gli infermieri, ma tutte le figure professionali: dai tecnici della radiologia a quelli della prevenzione, fino ad arrivare ai fisioterapisti; stessa situazione anche al livello dell’assistenza territoriale.
Un altro aspetto critico è quello dell’età media del personale, che con il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione nel corso degli anni è via via aumentata.
Secondo i dati forniti dai sindacati in commissione, oggi l’età media in Asl oscillerebbe tra i 52 e i 56 anni. Circa il 50 per cento degli infermieri, ad esempio, non è idoneo a svolgere turni “lunghi” per problemi di salute, come ernie e altre patologie.
Questi ed altri problemi sono stati affrontati ieri in un incontro tra i sindacati e la Regione, con l’assessore alla sanità Sonia Viale, in cui è stato siglato un verbale che impegna assessorato, dipartimento regionale e Alisa a mettere in campo interventi migliorativi su organici, fondi e sviluppo della rete sanitaria regionale.
Cgil, Cisl e Uil oggi fanno sapere di apprezzare la “riapertura di un confronto fattivo con le organizzazioni sindacali di categoria”, ma chiedono che l’impegno si traduca “in fatti concreti a partire dal concorso per operatori socio-sanitari, articolato a livello territoriale, anche a tutela delle 155 persone impiegate in appalto alla Spezia”.
Sul fronte spezzino, i sindacati denunciano anche la totale mancanza di rapporti con l’azienda sanitaria: “Siamo stanchi di discutere con un muro di gomma”.
Preoccupazioni raccolte dall’assessore alla sanità Gianmarco Medusei e dal presidente della commissione Marco Frascatore, in attesa dei primi passi che muoverà il neocommissario straordinario di Asl 5 Daniela Troiano.