Pessina Costruzioni, l’azienda che nel 2015 ha vinto l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale del Felettino, oggi dovrebbe depositare al Tribunale di Milano la richiesta di concordato in bianco. Entro venerdì, invece, dovrebbe essere nominato un commissario.
La procedura, riservata a imprenditori e società in stato di crisi da sovraindebitamento, dovrebbe permettere all’azienda guidata dal presidente Massimo Pessina e dall’amministratore delegato Guido Stefanelli di garantire la continuità dei lavori in corso.
Una delle principali ragioni della situazione di crisi sarebbe da individuare nel pesante rallentamento della produzione dei cantieri (e delle relative entrate) nel corso dell’ultimo anno. Ad oggi, infatti, Pessina avrebbe accumulato un debito con le banche di circa 100 milioni di euro. Tra le maggiori difficoltà, oltre alle cattive acque in cui versa il settore delle costruzioni a livello nazionale, c’è proprio lo stallo del cantiere del nuovo ospedale spezzino, bloccato da ormai tre anni.
Secondo i dati del Sole 24 Ore, l’appalto del Felettino avrebbe causato all’azienda una perdita di fatturato annua compresa fra i 30 e i 40 milioni di euro. Un insieme di concause che avrebbero determinato una seria crisi di liquidità, un fattore purtroppo comune a molte imprese di costruzioni: il piano di concordato dovrebbe quindi permettere all’azienda di venire incontro ai creditori.
Un passo decisivo sarà l’individuazione dei cantieri che possono garantire adeguate entrate economiche, per far fronte alla situazione debitoria, e di quelli che invece presentano gli ostacoli maggiori. L’attuale stallo del cantiere del Felettino, in questo senso, non sembra giocare a favore della continuità dell’appalto.
Il cantiere è di fatto bloccato da ormai tre anni, da quando Pessina, a seguito di una raccomandazione della Provincia sulla tenuta antisismica della nuova struttura, aveva presentato una variante alla costruzione delle fondazioni (senza aumento di costi né di tempi). Soltanto pochi giorni fa è arrivato l’ok definitivo di Comune e Provincia, rispettivamente per la valutazione idrogeologica e sismica della variante.
A mancare, ancora oggi, è il via libera di Ire, la società in house della Regione che ha il ruolo di stazione appaltante, con cui in passato Pessina si è duramente scontrata sulle ragioni dello stallo del cantiere.
Stando alle ultime informazioni, tutta la documentazione dovrebbe ancora essere in mano a un’azienda appositamente incaricata da Ire di valutare tutta la documentazione presentata dall'azienda.
Lunedì 29 luglio proprio un rappresentante di Pessina, l'ingegnere Andrea Lentini, verrà ascoltato in Comune dalle commissioni sanità e lavori pubblici per far luce sulla situazione del cantiere.