Questa mattina, 26 luglio, si è tenuto un presidio organizzato dalla Uil di fronte alla sede di Acam in via Picco. Prosegue, dal punto di vista sindacale, la battaglia per protestare contro il mancato reintegro della lavoratrice licenziata dall'azienda.
Da un punto di vista legale però la vicenda ha visto i titoli di coda come evidenziato in questo comunicato dell'azienda.
"Da un punto di vista giudiziario la vicenda è chiusa e rispettiamo la volontà della lavoratrice - ha sottolineato questa mattina Marco Furletti (segretario Uiltrasporti) - dal punto di vista politico sindacale esprimiamo sdegno per il comportamento che ha tenuto l'azienda.
Hanno preferito per una questione di principio spendere 60 mila euro di denaro dei contribuenti spezzini piuttosto che rimettere in azienda una persona che ha un marito disoccupato e con problemi di salute. Dal punto di vista umano completa disattenzione e nessuna sensibilità".
C'è un altro fatto che il segretario della Uiltrasporti proprio non ha digerito: "Ci lascia indignati il fatto che l'azienda in Tribunale ha chiesto di inserire nell'atto di conciliazione una clausola di riservatezza non solo per la lavoratrice e il suo legale, ma pretendeva che questa fosse estesa a tutti i soggetti coinvolti nel processo, quindi i testimoni (colleghi della lavoratrice) ed anche all'organizzazione sindacale".
"Non tutto il sindacato ha capito la gravità di questo provvedimento - ha proseguito Marco Furletti - questo mi rammarica. Per un fatto di lieve entità una persona ha perso il posto di lavoro, questo crea un precedente pericoloso".
"Ci fa specie non aver avuto un atteggiamento inclusivo da parte dell'azienda - ha dichiarato Paolo Sordi, delegato Uiltrasporti rsu Acam Ambiente - Sono venuti a Spezia non creando un sistema di confronto per cercare di lavorare assieme al meglio, sono venuti con arroganza politica. La situazione si è fatta pesante. I cittadini della Spezia lo devono sapere, ho fatto l'amministratore comunale in toscana per anni, queste cose in provincia di Massa Carrara non accadono, le aziende che si occupano di pubblici servizi hanno un modo diverso di porsi".