Lo studio che colloca La Spezia al top delle classifiche per inquinamento da fumi navi da crociere non è attendibile. Per CLIA si tratta di fake new. I dati rilevati da CdP,ASL, Comune, AdSP e ARPAL, non hanno mai destato alcuna preoccupazione sul tema delle emissioni di zolfo. Roncallo:” Monitoraggio costante. Nostra cura fare quanto possibile per conseguire migliorie”.
L’articolo comparso sugli organi di stampa nazionali il 5/6/19, poi ripreso dalla stampa locale, relativo all’inquinamento provocato dalle navi da crociera nei porti europei ed italiani, si basa su uno studio che non è dato conoscere e che comunque sembra non essere basato su dati rilevati, tanto è vero che gli stessi articoli parlano di “stime” e non di dati scientifici misurati. Questo è assolutamente scorretto, anche perché una comunicazione di questo tipo rischia di procurare allarmi, del tutto infondati, nella popolazione. I contenuti dello studio e, quindi, degli articoli, sono ritenuti infondati e CLIA, l’associazione degli armatori di navi da crociera, li definisce “fake news”.
Le “stime” citate sono comunque ben diverse da ciò che invece viene puntualmente rilevato dalle sofisticate centraline di ARPAL nelle zone limitrofe alla zona dedicata alle crociere nel nostro porto.
“Da un confronto con i responsabili di altri porti italiani che gestiscono crociere, è emerso peraltro come in tutti i casi citati nell’articolo si rilevi l’abnormità di quanto riferito, rispetto ai rilievi effettuati dalle varie Agenzie regionali – ha detto la presidente Carla Roncallo - . “Premesso questo, il tema della qualità dell’aria è assolutamente all’ordine del giorno nella nostra comunità e non lo vogliamo affatto sottovalutare. Proprio per questo, la situazione è costantemente monitorata attraverso un tavolo tecnico congiunto del quale fanno parte AdSP, Capitaneria di Porto, ARPAL, ASL e Comune della Spezia.”
Ad oggi i dati rilevati, disponibili anche sul sito ARPAL, non hanno mai destato alcuna preoccupazione sul tema delle emissioni di zolfo, che invece appaiono fuori controllo secondo l’articolo di cui si parla.
Le navi che scalano il nostro porto, inoltre, sono sempre più nuove, per la maggior parte dotate di scrubber, apparecchiature per il lavaggio dei fumi, che consentono quindi un drastico abbattimento delle emissioni gassose. Alcune delle navi, come l’Aida Nova e la Costa Smeralda, che già interessano nell’anno in corso il porto di Spezia, sono alimentate a GNL (Gas Naturale Liquido), uno dei combustibili più puliti oggi esistente e la politica delle grandi compagnie armatoriali, è assolutamente improntata al rispetto dell’ambiente.
I numerosi controlli effettuati dalla Capitaneria peraltro, hanno sempre dato esito favorevole e nonostante tutto questo, sembra davvero si stia oggi creando un clima negativo su questo tema, che potrebbe essere provocato ad arte da qualcuno, che ha interesse a screditare l’intero settore.
“Voglio rassicurare tutti circa il fatto che il monitoraggio comunque continuerà e che nonostante non ci siano oggi motivi di allarme, sarà nostra cura fare quanto possibile per conseguire migliorie, come del resto è sempre possibile fare”.