Sale ancora il numero di iscritti alla Cisl spezzina che chiude il tesseramento a quota 22.188 associati, più dello scorso anno.
«Questo risultato è un ulteriore passo avanti in un momento molto delicato. I lavoratori hanno premiato il nostro impegno a difesa dei diritti e dello sviluppo del territorio», ha detto Antonio Carro, segretario provinciale della Spezia.
Tra le federazioni che registrano i maggiori incrementi c’è Fisascat (Commercio, Turismo e Affini) con 126 nuovi iscritti (+8.58%) che fanno passare il numero da 1.468 a 1.594. Poi l’Ugc (Unione Generale Coltivatori) con 232 nuovi tessere (+ 30%) e complessivi 984 iscritti. Cresce anche la First (Banche, Credito, Assicurazioni e Agenzie di Riscossione) con 16 nuovi tesserati (+3.19%). Il quadro vede inoltre la crescita della Fim (metalmeccanici) +1.19% con 10 tessere nuove e 847 iscritti. Tra gli altri numeri la Funzione Pubblica (FP) tiene con 1.570 iscritti oltre alla Federazione Pensionati (Fnp) con 12.023 e poi le altre.
«Non siamo ancora fuori dalla crisi -ha ripreso Carro- e dalle criticità occupazionali della nostra provincia a partire dai problemi che interessano l’edilizia e le costruzioni con i cantieri dell’ospedale e della Variante Aurelia Bis fermi. Positiva la creazione di un tavolo per la sanità ma siamo in attesa, appunto, di vedere partire i lavori del nosocomio». Ha aggiunto Carro: «C’è poi il nodo difesa con la necessità del rilancio dell’Arsenale con assunzioni di personale,e gli investimenti secondo i numeri previsti dal piano Brin. Porto e logistica devono continuare a crescere e la spinta che verrà dal polo crociere deve essere consolidata. Per questo chiediamo la pubblicazione di un cronoprogramma ufficiale della costruzione della nuova stazione. Senza dimenticare la necessità di un rilancio dell’industria e del relativo indotto».
Il nodo però rimangono i cantieri fermi che invece potrebbero dare respiro all’economia. Un recente report elaborato da Cisl Liguria nel vertice genovese “Vertenza Liguria” ha stimato, per lo Spezzino, che il cantiere dell’Aurelia ha un impatto tra diretto e indotto di 900 posti di lavoro con 252 milioni di euro. «L’opera costituisce un asse stradale fondamentale per lo sviluppo della città – ha sottolineato Carro – il blocco dei lavori è un nodo che va sciolto».