Come già annunciato domenica scorsa, in questo mese di ottobre – intenso già per la tradizionale attività “missionaria” – la diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato si appresta a vivere le celebrazioni per l’inizio ufficiale del nuovo anno pastorale. Il culmine di queste celebrazioni sarà domenica 14 ottobre alle 17, con la Messa solenne che il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà, insieme ai sacerdoti di tutte le zone pastorali, nella chiesa cattedrale di Cristo Re alla Spezia.
Nel corso della celebrazione, come già avvenuto negli anni scorsi, il vescovo conferirà ai catechisti ed alle catechiste delle varie parrocchie, che sono tutti invitati in cattedrale, il “mandato” per esercitare la loro funzione nel nuovo anno. Tutti i fedeli somo invitati ad intervenire al rito.
In precedenza, nella mattinata di venerdì, all’avvio del nuovo anno pastorale sarà dedicato l’incontro mensile del vescovo con il clero. Alle 9.30, nella cattedrale di Cristo Re, avrà luogo l’Adorazione eucaristica con la recita dell’ora Terza. Alle 10, nel sottostante salone “Fanelli”, monsignor Palletti presenterà le indicazioni pastorali per il nuovo anno. Sacerdoti e diaconi permanenti sono tutti invitati ad essere presenti.
Nei giorni scorsi, invece, altri eventi hanno in qualche modo preparato la celebrazione di domenica prossima. In particolare, ieri il vescovo ha presieduto a Suvero, in alta Val di Vara, il primo dei pellegrinaggi mensili mariani del nuovo anno.
Al centro di questo evento, come sempre, ma con significativo riferimento alla situazione attuale della diocesi, con un numero limitato di sacerdoti e di seminaristi, la preghiera per le vocazioni sacerdotali, oltre che per la santificazione del clero. Numerosi i pellegrini che da diverse località del territorio hanno raggiunto ieri mattina la pineta di Suvero, nonostante il tempo ormai autunnale.
Ieri sera, infine, sempre il vescovo Palletti ha celebrato alla Spezia la Messa per i centocinquant’anni dell’Azione cattolica, inizio del nuovo anno sociale. Nella circostanza, è stato presentato un libro sulla storia dell’associazione, sia a livello nazionale sia spezzino.
Veglia di preghiera per don Andrea
La cripta della cattedrale di Cristo Re, venerdì sera, si è davvero affollata di fedeli, soprattutto giovani, per una Veglia di preghiera. Erano stati convocati, nel giro di poche ore, dall’ufficio diocesano di Pastorale giovanile a pregare per un giovane sacerdote trentenne, don Andrea Cappelli, attuale parroco della Serra di Lerici e di Pugliola.
Da tempo malato, negli ultimi giorni si è aggravato per l’insorgere di un nuovo male, reso più pericoloso dalla mancanza di difese immunitarie. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti, di ritorno dall’ospedale di Genova, ha riferito della gravità della situazione, invitando tutti a perseverare nella preghiera. Questo sostegno con la preghiera era iniziato già qualche giorno prima, quando il vescovo aveva coinvolto i sacerdoti tramite un messaggio inviato dal vicario generale monsignor Enrico Nuti. Le singole preghiere, l’altra sera, sono diventate una supplica corale davanti all’Eucaristia.
Non ho mai visto una recita del Rosario così sentita e partecipata, con il canto dell’Ave Maria che intercalava le decine, accompagnato dal suono delicato e struggente di una chitarra, con le corde appena sfiorate per non turbare l’intensità della preghiera. Ma il culmine della partecipazione e della commozione – non pochi non hanno potuto trattenere le lacrime – è avvenuto, al termine, con il canto della “Salve Regina, madre di misericordia, avvocata nostra...”. Come a dire: pensaci tu Maria, di sacerdoti ne abbiamo pochi, molti sono anziani e malati, pochissimi sono quelli giovani...
Era questa l’invocazione dei sacerdoti presenti, dei colleghi insegnanti di religione, dei tanti giovani incontrati da don Andrea sui banchi del liceo “Parentucelli” e da coloro che egli ha avvicinato nelle parrocchie del suo ministero sacerdotale, alla Spezia, a Sarzana, alla Serra, a Pugliola e a Lerici. Chi era presente ha potuto vivere con grande intensità il mistero della comunione dei Santi. Infatti noi, ancora pellegrini su questa terra, ci siamo rivolti, per chiedere aiuto, a coloro che hanno già raggiunto la meta, soprattutto a Maria e a tutti gli altri santi, tra i quali la beata spezzina Itala Mela, proprio in quella cripta che accoglie le sue spoglie mortali.
Bonassola in festa
Si tengono oggi domenica 7 ottobre a Bonassola, nella riviera spezzina, le celebrazioni solenni per la festa della Madonna del Rosario. Alle 11 viene celebrata la Messa solenne, alle 16 invece canto dei Vespri e processione per le vie del borgo con la statua della Vergine del Rosario, di recente restaurata. Al termine, alle 18, Messa vespertina. Domenica prossima, dopo la Messa delle 11, traslazione della statua nella cappella dedicata alla Madonna del Rosario.
Pellegrinaggio a Suvero: l’ ”abbraccio” con suor Candida
Quando ieri mattina i pellegrini guidati dal vescovo hanno raggiunto, nella radura della pineta di Suvero, la piccola chiesa di “Maria madre di tutti gli uomini”, realizzata a suo tempo da padre Dionisio, una piccola suora, ormai anziana, si è fatta loro incontro. E’ stato un “abbraccio” ideale e suggestivo, ed anche un augurio per la diocesi. Suor Candida Nanni, delle Piccole Ancelle del Bambino Gesù, è stata per decenni a fianco di padre Dionisio nell’impegno per i bambini orfani e sofferenti.
La “vita” della piccola chiesa si deve in buona parte anche a lei. Per tanti è stato bello, ieri, rivederla e pregare con lei. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti, che ha celebrato la Messa nella suggestiva piccola chiesa tra i boschi dell’alta Val di Vara, ha rinnovato la richiesta di pregare per le vocazioni religiose e per la santificazione del clero. Numerosi i fedeli arrivati sino a Suvero, trai quali molti aderenti alle confraternite diocesane.
La statua di san Francesco torna di fronte alla chiesa della Santissima Annunziata di Levanto
La statua di san Francesco torna a risplendere sul piazzale della chiesa della Santissima Annunziata di Levanto, conosciuta come “la chiesa dei frati”. Stamani 7 ottobre alle 11.30 il superiore del convento dei frati minori, padre Riccardo Bettinotti, ha impartito la benedizione. Il monumento marmoreo era stato realizzato dallo scultore Pietro Tagliazucchi e benedetto il 7 ottobre 1956 dal vescovo di Bengasi di Libia Aurelio Giglione, nell’ambito dei festeggiamenti per il quinto centerario della morte di San Giovanni da Capestrano.
Dopo l’ultima ristrutturazione del piazzale, avvenuta diversi anni fa, la statua era stata rimossa e collocata altrove. Ora, come detto, torna a risplendere proprio davanti alla chiesa, al centro di due aiuole piene di fiori, grazie all’impegno generoso di un gruppo di volontari guidati da Angelo Caselli.
E’ giusto dunque nominare e ringraziare coloro che, a titolo diverso, hanno preso parte al progetto: Il Comune di Levanto, proprietario del piazzale, Franco Frasca per le l’illuminazione, Roberto Queirolo per la terra delle aiuole, Matteo Beretta per le piante e per l’irrigazione, Vittorio Della Tomasina per i marmi, Carlo Queirolo e i fratelli Abdul Amhed e Mohamed Kahmis per la costruzione del tutto. Numerose le giornate di lavoro “donate” per questo obiettivo.
I cinque secoli della confraternita di San Bernardo
Sabato 13 ottobre, vigilia dell’inizio dell’anno pastorale a livello diocesano, prendono il via nella città vescovile di Brugnato le celebrazioni per il quinto centenario della confraternità locale, intitolata a San Bernardo abate e fondata nel 1519. Alle 17.45 arriverà a Brugnato il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, che sarà accolto all’ingresso in città, nell’oratorio della confraternita, dalle autorità religiose e civili. Si formerà quindi una processione sino alla chiesa concattedrale dei Santi Pietro Lorenzo e Colombano, dove il vescovo presiederà la celebrazione della Messa solenne.
Saranno presenti delegazioni di numerose altre confraternite della diocesi, alcune anche con i tradizionali Crocifissi lignei. Le celebrazioni per il mezzo millennio di vita della confraternita proseguiranno nei prossimi mesi.
Il compleanno di don Bertoni
Don Elio Bertoni, canonico della concattedrale di Brugnato, è il decano dei parroci della diocesi. A ottantasette anni suonati, che egli ha compiuto nei giorni scorsi, nessuno dei parroci attuali in attività di servizio è infatti più anziano di lui. Ordinato sacerdote nel 1955 dal vescovo Giuseppe Stella, guida la piccola parrocchia di Groppo, nel comune di Sesta Godano, sin dal 25 settembre 1957, quindi da oltre sessant’anni.
E’ quindi decano in un duplice senso: sia come età anagrafica di parroco, sia come permanenza temporale in una medesima parrocchia. In questi lunghi anni, peraltro, don Bertoni, pur conservando sempore l’incarico a Groppo, è stato parroco o amministratore anche in diverse altre comunità della Val di Vara, da Rio a Pignona, da Borghetto Vara a Ripalta, sino a Montale di Varese Ligure. Nei primi due anni di sacerdozio, invece, era stato curato alla Spezia, nella parrocchia dei Santi Giovanni ed Agostino, ed in tale veste aveva più volte visitato ed anche portato la Comunione eucaristica alla beata Itala Mela, che abitava in via del Torretto ed era inferma.
Nei giorni scorsi, come detto, don Elio ha compiuto ottantasette anni. Ha celebrato la Messa nella sua parrocchia, quindi è stato festeggiato in un ristorante di San Pietro Vara da un folto gruppo di confratelli, ai quali si è unito il vescovo Luigi Ernesto Palletti. Tra gli altri, erano presenti i canonici monsignor Giorgio Rebecchi e monsignor Gian Luca Galantini, l’arciprete di Sesta Godano don Carmine Capasso e i giovani sacerdoti “borghettini” don Fabrizio Ferrari e don Mikhail Cereghino, entrati in seminario quando don Elio era parroco di Borghetto Vara.
Don Elio, commosso, ha ringraziato il vescovo ed i confratelli, ed ha voluto ricordare alcuni dei numerosi episodi della sua lunga attività sacerdotale in mezzo alla gente della Val di Vara. Al parroco di Groppo i nostri auguri e le nostre felicitazioni: “Ad multos annos !”.
Attività del “Controluce”
“Papa Francesco – Un uomo di parola”, il film di Wim Wenders sulla figura del Papa sarà proiettato al cinema “Don Bosco” anche nei prossimi tre giorni. La casa di distribuzione ha infatti deciso la prosecuzione degli spettacoli, curati alla Spezia dal cineclub “Controluce”, che dovevano terminare oggi domenica 7 ottobre.
Proiezioni dunque domani, martedì e mercoledì prossimo alle 17.30 ed alle 21.30. L’ ultima proiezione, quella di mercoledì 10 ottobre, alle 21.30, sarà preceduta da una presentazione a cura di Giordano Giannini. Sabato prossimo inizia invece, sempre al “Don Bosco”, il ciclo di film promosso dall’Associazione cattolica esercenti cinema in occasione del Sinodo dei giovani, intitolato “Desideri, paure e inquietudini dei giovani”. Alle 15.30 sarà proiettato il film “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni, presentato sempre da Giordano Giannini.
Azione cattolica, un libro
L’Azione cattolica diocesana ha pubblicato un libro per commemorare i centocinquant’anni: “Azione cattolica italiana, 150 anni di storia vissuta per amore di Cristo e della Chiesa”. Nel libro sono riportati i profili dei fondatori Mario Fani e Giovanni Acquaderni e di figure illustri, quali Armida Barelli, Carlo Carretto, Luigi Gedda, Pier Giorgio Frassati, Giuseppe Toniolo, Vittorio Bachelet.
Inoltre alcune pagine ripercorrono in “volo panoramico” la storia dell’Azione cattolica diocesana. Il libro è stato presentato ieri sera alla Spezia in occasione della festa associativa, nella parrocchia salesiana di Nostra Signora della Neve, in viale Garibaldi.
Francesca è dottoressa
Si è brillantemente laureata nei giorni scorsi in Psicologia all’Università cattolica di Milano la giovane spezzina Francesca Rosellini, figlia di Paolo Rosellini, presidente dei medici cattolici della diocesi, e di Paola Ghetti. Alla neo laureata i nostri sentiti rallegramenti: “Ad maiora!”.
Si è spento Alberto Luciani
Ancora un lutto tra i vecchi dirigenti della Democrazia cristiana spezzina. Si è spento nei giorni scorsi Alberto Luciani, per molti anni consigliere comunale, quando la Dc era all’opposizione alla Spezia, poi consigliere di amministrazione dell’Unità sanitaria locale e quindi della Fondazione Cassa di risparmio.
Aveva rivestito diversi incarichi nel mondo cattolico. In particolare, negli anni Settanta e Ottanta aveva presieduto le Conferenze di San Vincenzo a livello diocesano. I funerali si sono svolti giovedì nella cripta di Cristo Re. Alla famiglia le nostre condoglianze.
don Giuseppe Savoca