Rispondendo ad un appello spontaneo circolato in rete molti cittadini si sono ritrovati questa mattina alla marina di San Terenzo, all’ombra della pinetina, a esprimere il proprio dissenso al taglio definitivo dei pini. In questi giorni sono circolate diverse petizioni e raccolta firme che stanno mettendo in luce un dissenso diffuso ma disorganizzato.
Molti i cittadini che si sono rivolti al nostro circolo e a Italia Nostra per sostenere il dissenso. Come Legambiente abbiamo denunciato più volte l’incapacità delle amministrazioni locali di salvaguardare, manutenere e valorizzare paesaggio e identità locali. Quello che chiediamo ora è di sospendere, in quanto irreversibile, il taglio dei pini e valutare con vedute più ampie i bisogni e gli interessi della comunità, cercare e stimolare progetti e proposte alternative. Riqualificare non vuole necessariamente dire abbattere alberi perfettamente sani come in piazza cesare battisti con il risultato che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.