A Cassego, guardando a Roma
Nel periodo estivo l’attività della consulta diocesana per la Pastorale giovanile si concentra da molti anni sui campi estivi che si svolgono al centro “San Pio X” di Cassego, in alta Val di Vara. Quest’anno, però, la prospettiva della preparazione al Sinodo dei vescovi, fissato a Roma per ottobre, interseca per così dire i programmi estivi e li arricchisce di eventi, quale in particolare il “pacchetto” predisposto a livello ligure per la partecipazione al grande raduno di agosto a Roma. L’11 agosto giovani di tutte le diocesi d’Italia si ritroveranno al Circo Massimo per un grande evento, una “notte bianca” di preghiera cui seguirà l’incontro con Papa Francesco e la celebrazione mattutina della Messa. Il Sinodo, in effetti, rappresenta una opportunità importante, che apre molte possibilità circa l’ascolto dei giovani e le pratiche di Pastorale giovanile presenti sul territorio.
A piedi da Rapallo a Spezia
Lunedì 9 luglio prende il via a Cassego, presso il centro “San Pio X”, il secondo campo scuola di quest’anno. Il campo scuola estivo, che si concluderà domenica prossima, segue quello per ragazzi e ragazze delle elementari, svoltosi in giugno, e sarà dedicato a coloro che hanno frequentato un anno del triennio di scuola media inferiore. Mercoledì a Cassego salirà il vescovo Luigi Ernesto Palletti che incontrerà i partecipanti, celebrando con loro una liturgia penitenziale e quindi la Messa feriale. I campi scuola, come sempre, rappresentano una sintesi tra momenti di svago, camminate, escursioni, divertimenti, e momenti importanti di riflessione e di discussione sui grandi temi che interessano giovani e che saranno oggetto della discussione al Sinodo dei vescovi. Proprio in relazione al Sinodo, il programma di quest’anno a Cassego è stato variato. Non ci sarà infatti il terzo campo scuola, quello per le scuole medie superiori. Al suo posto, è prevista la partecipazione al programma delle diocesi della Liguria per preparare e per vivere al meglio l’incontro a Roma con Papa Francesco. Dal 6 al 10 agosto i giovani più “coraggiosi” potranno cimentarsi in un cammino a piedi da Rapallo alla Spezia, ospiti delle parrocchie liguri. Il 10 agosto, a Porto Venere, luogo che storicamente unisce le diocesi della Spezia e di Genova, ci sarà l’incontro con i vescovi liguri per la Messa e per una serata di festa in piazza. Infine, il viaggio per Roma, per partecipare all’icontro con il Papa al Circo Massimo. Per informazioni e adesioni, telefonare a Jonatan, tel. 342.1908326.
Giuseppe Savoca
Crocifissione, racconto e musica
Sabato prossimo farà tappa a Castelnuovo Magra la rassegna artistica e musicale “Liguria delle arti”, promossa da varie istituzioni culturali liguri con il sostegno della Regione. Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, come è noto – l’unica parrocchiale diocesana dedicata alla Maddalena, con un culto certo proveniente da Luni –, si conserva un grande dipinto del Seicento di Pietro Brueghel il Giovane, dedicato alla Crocifissione. Sabato alle 21, a ingresso libero, il quadro sarà “raccontato” da Giacomo Montanari, storico dell’arte. A seguire, Maria Cozzani al violino e Alaa Alshaer alla chitarra eseguiranno musiche di Nicolò Paganini, mentre Pino Petruzzelli leggerà brani di Dante Alighieri, di Maurizio Maggiani, di Giorgio Caproni, di Mario Soldati, di Eugenio Montale e di Manrico Murzi: tutti autori in qualche modo legati a Castelnuovo. Porteranno i saluti iniziali il parroco don Alessandro Chiantaretto e il sindaco Daniele Montebello. L’opera fiamminga di Brueghel il Giovane è molto conosciuta. Secondo alcuni storici dell’arte, potrebbe trattarsi della copia di un’omonima tavola dipinta dal padre dell’artista, Pietro Brueghel il Vecchio e poi andata dispersa. Il dipinto colpisce per la presenza di quattro croci sul monte Calvario, in un contesto ambientale tipico della cultura fiamminga del Seicento.
I sessant'anni della Guardia a Levanto
La parrocchia di Nostra Signora della Guardia, nel comune di Levanto, ha ricordato nello scorso fine settimana i sessant’anni dalla consacrazione della nuova chiesa, collocata all’ingresso della città, di fronte all’ospedale e a poca distanza dalla stazione ferroviaria. La chiesa, realizzata da Arturo Danusso, venne infatti consacrata dal vescovo Giuseppe Stella il 1° luglio 1958. Circa dieci anni prima era stata istituita la parrocchia, staccando da quella collinare di Ridarolo il vasto territorio del piano di Levanto, che dopo la guerra si andava rapidamente popolando. L’attuale parroco don Luciano Corradi, che ha coordinato i festeggiamenti, è il quinto della serie, iniziata con don Pellegro Daneri e proseguita con don Mario Tasso, don Giulio Perazzo e don Davide De Pietro. L’altro sabato, alle 21, si è tenuta una processione votiva che, dal campo sportivo delle opere parrocchiali, ha raggiunto l’ingresso della chiesa, presente una grande folla di persone. Don Franco Pagano, rettore del Seminario e parroco di San Francesco di Sarzana, ha presieduto la Messa a ricordo della consacrazione ed in ricordo dei parroci e dei benefattori defunti. Le celebrazioni sono proseguite domenica scorsa. Alle 21, dopo un incontro conviviale aperto a tutti nell’area all’aperto, Valeria Zattera e Gianfranco Currarino hanno “raccontato” “La storia e i ricordi della parrocchia”. In un “post” di ringraziamento sulla propria pagina facebook la comunità parrocchiale, sottolineando la vasta eco che ha avuto l’evento celebrativo, ha scritto: “Speriamo che l’entusiasmo che ha pervaso i parrocchiani della Guardia sia di buon auspicio per noi e per chi verrà dopo, affinché questo santuario così voluto possa essere sempre un punto di riferimento per tutti noi”.
Lambruschini e l'enciclica
Cinquant’anni fa, mentre in molti paesi dilagava la contestazione giovanile e l’opinione pubblica guardava con apprensione ai preparativi dell’imminente invasione sovietica della “dissidente” Cecoslovacchia, Papa Paolo VI firmava l’enciclica “Humanae Vitae”. Il documento, datato 25 luglio e pubblicato il giorno 29, era destinato a far molto discutere, all’interno e all’esterno della Chiesa, anche per l’oggettiva rilevanza dei temi trattati, connessi alla visione cristiana della sessualità umana in un contesto, già allora, di grandi cambiamenti culturali, sociali ed antropologici. Per questo, mezzo secolo dopo, ancora si parla dell’enciclica e se ne analizzano i contenuti, come nel documento pubblicato da “Avvenire”, nell’inserto “Noi – Famiglia & Vita”, sui temi della generazione e fecondità umana. Ma non è qui il luogo per entrare nel merito di tale discussione, bensì per ricordare la figura di un ecclesiastico che, svolgendo il suo compito di teologo e di sacerdote, in ossequio alla volontà del Papa, ebbe l’incarico, non semplice, di “mettere la faccia”, come si dice oggi, nella presentazione di quel documento. L’enciclica, infatti, venne presentata alla stampa, la mattina di lunedì 29 luglio 1968, da monsignor Ferdinando Lambruschini. Lambruschini, nato a Sestri Levante nel 1911 ed appartenente ad una famiglia che contava ecclesiastici di rango, tra i quali un arcivescovo di Genova e noti studiosi, era allora incardinato nella diocesi di Roma, in quanto canonico della basilica di San Pietro, ma aveva studiato nel seminario di Sarzana, ed a Sarzana, dopo l’ordinazione nel 1933, era stato canonico della cattedrale e primo insegnante di religione, tra il 1940 e il 1946, nel ginnasio liceo “Tommaso Parentucelli”. Fu poi anche parroco di Casarza Ligure, parrocchia che, come tutto il Sestrese, apparteneva allora alla diocesi di Brugnato, unita poi alla Spezia e a Sarzana nel nome di Luni. Tornato a Roma nel 1952, fu collaboratore del cardinale Alfredo Ottaviani al “Sant’Uffizio” e docente di teologia morale alla Lateranense: incarico di grande rilievo già in quel periodo, per il quale venne appunto scelto dal Papa a collaborare alla preparazione dell’enciclica. In seguito sarebbe divenuto arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. Sul ruolo e sul pensiero di Lambruschini in quella circostanza si è a lungo discusso, e, di sicuro, altre interessanti indicazioni potranno venire ora dalla commissione storica incaricata di approfondire vicende e tematiche dell’”Humanae Vitae”, commissione coordinata, per coincidenza, proprio da un altro sacerdote della Spezia – Sarzana – Brugnato, monsignor Gilfredo Marengo, da anni docente anch’egli alla Lateranense, nella cattedra di Antropologia teologica del Pontificio istituto “Giovanni Paolo II” per gli studi su matrimonio e famiglia. Corsi e ricorsi storici, si potrebbe dire.
Egidio Banti
Il Cardinale Bagnasco alla festa patronale di Varese
Giornata importante per Varese Ligure quella di domenica 8 luglio. Il “capoluogo” dell’alta Val di Vara celebra infatti la festa solenne della Visitazione di Maria, che vedrà la presenza non solo del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, come ogni anno, ma anche quella dell’arcivescovo di Genova, metropolita della Liguria, il cardinale Angelo Bagnasco. La festa, la cui tradizione è molto antica, continua ad essere celebrata a Varese nella data dela prima (o seconda) domenica di luglio, ed è caratterizzata dall’imponente processione dalla chiesa parrocchiale all’antico borgo dei Fieschi. La domenica mattina, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale, il vescovo Palletti presiede la Messa solenne e conferisce le Cresime. I Vespri e la processione, alle 21, saranno invece presieduti dal cardinale Bagnasco, presenti sempre anche il vescovo diocesano, il parroco don Augusto Zolesi e i sacerdoti della vallata. Saranno presenti, con i loro grandi Crocifissi, anche diverse confraternite diocesane e del Tigullio. Domenica 15 luglio, un altro cardinale interverrà ad una celebrazione nel comune di Varese Ligure, questa volta nella parrocchia montana di Teviggio. Il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente emerito del Pontificio consiglio per le persone migranti, celebrerà alle 17 i Vespri nella chiesa parrocchiale e, presente anche il vescovo Palletti, incoronerà l’immagine della Vergine patrona, detta di Caravaggio
Torna a suonare l' Harmonicorde a Santo Stefano Magra
Nei giorni scorsi, a Santo Stefano Magra, nella chiesa parrocchiale, presente il vescovo Luigi Ernesto Palletti, si è celebrato l’evento inaugurale dell’edizione 2018 del “Sarzana Opera Festival” con un concerto che aveva come “protagonista” uno strumento musicale davvero straordinario: un Harmonicorde di origine francese della metà dell’Ottocento, una sorta di simbiosi tra organo e pianoforte. Il concerto ha preso inizio nel ricordo di suor Giuditta Berlenghi, delle suore salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice, che per tanti anni lo aveva suonato insegnando i canti religiosi ai bambini. L’attuale arciprete monsignor Paolo Cabano, che ha commissionato il restauro al restauratore Alberto Ricci e promosso l’evento, nell’intervento iniziale ha ricordato come lo strumento sia ricordato da tutti in parrocchia come “l’organino di suor Giuditta”. Anche suor Anna Maria Gatti, direttrice della locale comunità delle suore salesiane, la più antica della diocesi, ha ricordato suor Giuditta nell’impegno di avvicinare i bambini all’amore per il canto e alla musica sacra. Al concerto inaugurale, insieme alla comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, c’era anche una rappresentanza dell’ispettoria, invitata dal parroco. Dopo un’introduzione storico artistica del musicologo Sergio Chierici, il maestro Stefano Pellini ha suonato vari brani, facendo conoscere i mille suoni dell’harmonicorde restaurato ed accompagnando con lo strumento le voci davvero belle del soprano Chiara Giudice e del tenore Fabio Armiliato. Una serata all’insegna della buona cultura e della musica impegnata, arricchita dall’accoglienza calorosa e fraterna della parrocchia. Giuditta Berlenghi era nata a Gassano, in Lunigiana, nel 1913 ed è morta nel 1983 a Santo Stefano Magra, nel cui cimitero riposa.
Celebrazioni col vescovo
Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiede in questi giorni le celebrazioni patronali in varie parrocchie. Oltre che a Varese Ligure, il vescovo celebrerà la Messa e guiderà la processione di Ponzano Basso, martedì alle 21, nella festa della Madonna delle Grazie. Sabato alle 18 celebrerà nella parrocchia del Carmine di Sarzana la Messa vigiliare della festa patronale, e conferirà le Cresime. Domenica alle 11 presiederà la Messa solenne a Tavarone, nel comune di Maissana, per la festa della Madonna della cintura.
Cresime alle persone adulte
Sabato alle 11, alla Spezia, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palleii conferisce la Cresima alle persone adulte che hanno seguito il periodo di preparazione. Il rito, nel corso della celebrazione della Messa, avrà luogo alle 10 nella cripta della cattedrale di Cristo Re.
Restauri parrocchiali ad Ameglia
La comunità parrocchiale di Ameglia, guidata da don Cesare Giani, ha realizzato il restauro della facciata della chiesa e della torre campanaria. I risultati dell’importante restauro saranno benedetti venerdì prossimo alle 17 dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, presenti la popolazione e le autorità. L’opera è stata resa possibile grazie anche a contributi dell’8 per mille (Conferenza episcopale italiana) e della Fondazione Carispezia.