Nei giorni scorsi presso la Sala Multimediale del Comune della Spezia Genziana Giacomelli, Assessore alla Formazione professionale, alle Politiche comunitarie, allo Sviluppo economico e all’Università e Ricerca, ha presentato una prima stesura del Piano formativo a supporto dello sviluppo territoriale. Erano presenti le associazioni Confagricoltura, Coldiretti e CIA La Spezia, Confesercenti, Confindustria, Rete Toti, Legacoop, Alfa e i sindacati CGIL, CISL e UIL La Spezia.
In seguito al primo incontro del Laboratorio della Formazione, svoltosi nel mese di dicembre dello scorso anno, è stata avviata la fase di rilevazione, presso Associazioni datoriali e Sindacati, dei fabbisogni formativi del territorio, attraverso un questionario che ha analizzato tre temi rilevanti, ovvero la formazione per l’inserimento, i relativi strumenti e la formazione continua.
Il documento, che contiene l’analisi dei dati e delle proposte avanzate attraverso i questionari ed incontri di approfondimento, dopo la condivisione con le Associazioni di categoria e le sigle sindacali del territorio, sarà presentato all’Assessore regionale Ilaria Cavo.
“Il Piano presentato - ha spiegato l’assessore Genziana Giacomelli - rappresenta il frutto di un grande lavoro di condivisione con gli operatori economici afferenti ai diversi settori produttivi (industria, artigianato, commercio, turismo, agricoltura, logistica, etc.), con gli esperti del lavoro e della formazione, con ALFA Liguria, con le parti sociali. Attraverso questo lavoro non solo è stato possibile identificare esigenze specifiche, ma anche e soprattutto fissare spunti-chiave di interesse trasversale per la crescita del territorio, sia in termini di nuove competenze per chi già lavora, sia in termini di nuove professionalità per chi necessita di essere collocato o ricollocato sul mercato del lavoro. Spero quindi vivamente che il piano condiviso venga recepito a livello di politiche di sviluppo regionali, perché convinta che possa costituire una grande opportunità per Imprese e Persone.”
Dall’incontro è emersa la massima condivisione rispetto alle proposte raccolte nel documento e alle tematiche da portare all’attenzione della Regione, ovvero: la necessaria integrazione tra politiche formative e politiche del lavoro; l’importanza di dare tempi certi alle azioni formative al fine di permettere una migliore programmazione sia da parte dei beneficiari sia delle imprese; la necessità di formare figure trasversali a più settori, l’importanza delle work experience e dell’accompagnamento al lavoro, anche per le figure con bassa specializzazione. Per la formazione continua quello dei voucher risulta lo strumento preferibile, soprattutto per far fronte alle esigenze di micro e piccole imprese, ma con una valenza che possa travalicare i confini regionali.
Per le fasce in difficoltà, over 50 in particolare, che rappresentano, da quanto emerge dalla platea degli enti coinvolti, emergenza per il territorio, è emerso l’interesse a sviluppare sia strumenti di accompagnamento e conciliazione che un vero e proprio progetto sperimentale, da sviluppare dal mese di settembre, per offrire una combinazione di strumenti che vedano la formazione in azienda e le work experience quali leve fondamentali per il recupero di competenze e la specializzazione dei lavoratori espulsi dal mercato.
(Foto di repertorio)