La questione della linea demaniale è sul tavolo del Difensore Civico regionale Francesco Lalla e del presidente della Regione Giovanni Toti.
L’iniziativa è partita dal Comitato Sarzana, che botta!, che da due anni conduce una battaglia per salvare un bene comune dei sarzanesi, sottraendola alla speculazione di Marinella spa, intenzionata a vendersi la spiaggia come se le appartenesse.
A determinare il Comitato a questa nuova mossa è stata la lettura dell’ultimo verbale di ricognizione della linea demaniale effettuata il 24 gennaio 2017, ma reso noto solo un anno dopo alla Consulta della legalità, in cui si afferma che il “mare calmo o poco mosso e le dune poste a difesa degli stabilimenti non hanno consentito di verificare dove arrivino le mareggiate ordinarie/straordinarie”. Basta ascoltare in Rai il bollettino del mare di buon mattino – scrive ironicamente il Comitato - e si sa quando sono in corso le mareggiate.
Tutte le sentenze della Cassazione parlano chiaro: appartiene al demanio il litorale bagnato dalle mareggiate straordinarie e quello adibito ai comuni usi del mare. Si continua a ignorare legge e giurisprudenza, mentre si rincorrono insistenti le voci che i liquidatori di Marinella spa stanno trattando la vendita con le associazioni dei balneatori. Circolano le cifre.
Siamo alla vendita della fontana di Trevi nel famoso film di Totò e Peppino De Filippo. Intanto anche in questa stagione il demanio perderà gli introiti delle concessioni. Ad affittare la spiaggia (di sabbia, si noti) sarà Marinella spa con un ricavo attono ai 50 mila euro. La Regione (cioè i contribuenti) pagano le spese per le pulizie. Forse c’è una confusione tra interesse pubblico e privato.
Al presidente della Regione Giovanni Toti il Comitato aveva già scritto il 18 marzo scorso dal momento che uffici della Regione sono coinvolti nella ricognizione della linea demaniale. Trascorsi sessanta giorni senza risposta l’associazione ha nuovamente scritto a Toti.
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