I Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti, tenendo conto delle criticità manifestate che si sono verificate sul territorio e che hanno gravemente penalizzato l’attività di migliaia di imprese del settore, hanno richiesto un parere al Consiglio di Stato per dirimere la controversa questione che vede difformi comportamenti da parte della Polizia Stradale contraria all’utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati, rispetto alla Motorizzazione Civile favorevole alla prassi che consente l’utilizzo della targa stessa.
“L'Associazione grazie alle segnalazioni di officine e autosaloni – spiegano Giovanni Bertoli, Presidente Confartigianato Autoriparazione e Nicola Carozza, Responsabile sindacale Confartigianato – ha coinvolto la Confartigianato Nazionale e la Prefettura della Spezia evidenziando che se dovesse essere confermata l'interpretazione diffusa dal Ministero dell'Interno un intero comparto in Italia che tratta auto usate sarebbe seriamente compromesso vedendo lievitare enormemente i propri costi di gestione. L'autorizzazione per la circolazione di prova, se usata correttamente, è uno strumento essenziale ed indispensabile per autoriparatori e autosaloni che vendono auto. Come previsto dalla Circolare n. 4699/M363 del 4/2/2004 sul veicolo in circolazione di prova deve essere presente il titolare dell’autorizzazione o un suo dipendente munito di apposita delega o un soggetto in rapporto di collaborazione funzionale con il titolare dell’autorizzazione stessa. Sul veicolo in circolazione di prova può prendere posto anche il personale addetto alle operazioni di prova, se questa avviene per fini tecnici, ovvero gli eventuali acquirenti, se il veicolo viene fatto circolare a scopo di dimostrazione per la vendita”.
In attesa della decisione del Consiglio di Stato sono state diramate ieri (30/5/2018) dal Ministero dell’Interno nuove istruzioni ai propri Compartimenti per riconfermare le disposizioni impartite dal Ministero Infrastrutture e Trasporti a favore dell’utilizzo della targa prova e per sospendere le procedure sanzionatorie nei confronti delle imprese del settore che operano secondo la prassi consolidata.
La problematica continuerà ad essere oggetto di massima attenzione da parte di Confartigianato Autoriparazione affinché possa giungere alla positiva e definitiva soluzione.