“Hanno fatto bene le associazioni datoriali ad alzare la voce sulla questione delle code ai varchi portuali. Siamo tutti consapevoli del fatto che la soluzione definitiva del problema passa attraverso una maggiore disponibilità di spazi, e quindi attraverso la piena attuazione del PRP; così come non ci sfugge la necessità di implementare un sistema informativo più moderno ed efficiente. Ma nel breve periodo non possiamo contare né sull'una né sull'altra opzione”. Così Fabio Quaretti, segretario provinciale Filt CGIL, che continua: “Non si tratta solo di un danno economico per le aziende del settore, che pure c'è; ma, come ripetuto più volte, è soprattutto una questione di sicurezza: in primo luogo per via delle ore sottratte ai riposi, tenuto conto del fatto che gli autisti possono passare sui camion fino a 15 ore il giorno e la loro stanchezza mette a repentaglio le loro vite e quelle di chi viaggia sulle strade. C'è anche il tema delle emergenze in porto, perché intervenire in caso di necessità di soccorso è praticamente impossibile nelle quando si formano le code; infine, c'è un problema evidente di viabilità sulla bretella Spezia-Santo Stefano.”
Conclude Quaretti: “Tutti abbiamo a cuore la piena funzionalità dello scalo, ma il sacrificio chiesto ai camionisti è eccessivo e non più tollerabile. Le Segreterie Nazionali FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI, hanno già indetto uno sciopero per il rinnovo del Contratto Nazionale che è previsto per l'11 e il 12 di dicembre. Se fosse confermato il fermo da parte delle associazioni datoriali per il 13, 14 e 15 dovremo far fronte a un'intera settimana di disagi nel periodo di Natale.”