In merito alla lettera aperta indirizzata al dottor Alberto Sancin, direttore della S.C. Ortopedia-Traumatologia, pubblicata in data odierna da alcuni quotidiani a firma dell’avvocato Luca Damian, la Direzione Aziendale dell’Asl5 “Spezzino” comprende il disagio della paziente e assicura il proprio impegno per migliorare e garantire le giuste risposte alle esigenze sanitarie dei cittadini spezzini.
La paziente, recatasi al pronto soccorso il 25 settembre con un polso fratturato, è stata assistita in urgenza da un medico dell’equipe di Ortopedia-Traumatologia. Stante la diagnosi, il personale ha provveduto, come da prassi per questa tipologia di fratture, a effettuare un’immobilizzazione gessata provvisoria. Sin dall’inizio è stata data un’indicazione di tipo chirurgico. Nello stesso giorno la paziente è stata indirizzata al pre-ricovero: sono stati eseguiti gli accertamenti propedeutici al trattamento chirurgico da eseguire nei giorni successivi. Sono stati effettuati un ECG e gli esami ematochimici, e in data successiva, il 27 settembre, la visita anestesiologica.
L’Asl5 ricorda a tal proposito che i ‘traumi maggiori’ hanno tempi di intervento individuati in 24/48 ore, mentre i traumi considerati minori vengono trattati in modo differito. L’attesa, per questa tipologia di interventi, può variare se si verificano altri eventi traumatici imprevedibili.
Proprio nelle ultime due settimane, in particolare dal 27 settembre al 9 ottobre, l’equipe della S.C. Ortopedia-Traumatologia (l’Ospedale Sant’Andrea della Spezia si fa carico di tutta la traumatologia) ha dovuto far fronte a un numero importante di interventi per traumi maggiori.
Questo ha provocato un inevitabile differimento delle operazioni per traumi minori.
Proprio per intervenire al meglio ed essere in grado di dare risposte adeguate alla nostra popolazione, la S.C. Ortopedia-Traumatologia dell’Asl 5 “Spezzino” sta effettuando interventi tutti i giorni, di mattina così come di pomeriggio, ed anche il sabato mattina.
Nel sottolineare l’impegno dell’Azienda per ridurre i tempi d’attesa, pur comprendendo il disagio per il paziente, Asl5 evidenzia che i quindici giorni rientrano all’interno di una tempistica in cui l’esito dell’intervento può essere ottimale.