Ad elevarla agli onori degli altari, a conclusione di un processo canonico lungo e meticoloso, sarà – per delega pontificia – lo stesso presidente della congregazione per le Cause dei santi, il cardinale Angelo Amato. Sarà infatti Amato a presiedere la solenne concelebrazione fissata per le 11 in piazza Europa, di fronte a migliaia di persone. Piazza Europa non è solo la piazza centrale di Spezia, quella che unisce la parte più antica della città a quella del secondo Novecento. Essa è anche la piazza dominata dalla mole della cattedrale di Cristo Re, centro e cuore della diocesi cattolica. Ed è quella sulla quale, sotto i portici di via Veneto, si affaccia la cripta della cattedrale stessa, quella che dal 1984 accoglie, in un sarcofago di pietra e marmo, le spoglie mortali di Itala, che era morta nella sua abitazione di via del Torretto il 29 aprile 1957, esattamente sessant’anni or sono. Ma anche la data prescelta per la cerimonia di beatificazione, che è in assoluto la prima nella storia della città di Spezia, ha un forte significato simbolico. Il pensiero mistico di Itala Mela, come documentano i suoi scritti e le centinaia di pagine di testimonianze raccolte nel corso della causa di beatificazione, è infatti legato in modo inscindibile al mistero della Santissima Trinità. In particolare si deve a lei l’elaborazione, condotta sotto la guida dei suoi direttori spirituali, della teoria cosiddetta della “inabitazione trinitaria”, ovvero la consapevolezza di come la presenza di Dio nell’animo della persona credente non possa prescindere dal considerare Dio stesso come Trinità, e quindi Padre, Figlio, Spirito Santo. Sin dal 1929, a questo riguardo, assunse, come per ispirazione misteriosa, il nome monastico di “Maria della Trinità”. Impossibilitata per motivi di salute ad entrare in monastero, come pure avrebbe desiderato, divenne nel 1933 oblata benedettina, pronunciando i tre voti perpetui secondo la Regola di san Benedetto, ai quali aggiunse poi un quarto e un quinto voto, legati al tema dell’”inabitazione”. Legatissima alla vita benedettina, si adoperò con forza, sino alla morte, perché alla Spezia, sulla collina di Marinasco, potesse sorgere un monastero femminile di clausura. Per questo sabato, alla celebrazione in piazza Europa, saranno presenti in via straordinaria, per un particolare indulto concesso dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, anche le monache benedettine del monastero che, ora, si trova nella bella ed ampia sede di Castellazzo. L’evento di sabato spinge a ricordare con gratitudine i sacerdoti diocesani che, in tutti questi anni, si sono adoperati per istruire il processo di beatificazione e per condurlo a compimento, in particolare nel ruolo di vice postulatori: anzitutto monsignor Dino Ricchetti, ultimo direttore spirituale della nuova beata, poi monsignor Franco Ricciardi e da ultimo don Gianluigi Bagnasco. Non va inoltre dimenticato monsignor Guido Chella che, nella veste di officiale del tribunale ecclesiastico diocesano, curò, oltre alla raccolta delle testimonianze sulla vita di Itala, anche quella dei suoi scritti in quaranta volumi dattiloscritti. Meritano di essere ricordati i vescovi diocesani di questi sessant’anni: Giuseppe Stella, Siro Silvestri, Giulio Sanguineti, Bassano Staffieri, Francesco Moraglia e Luigi Ernesto Palletti, oltre al vescovo di Pontremoli Giuseppe Fenocchio. Con il vescovo diocesano Palletti saranno presenti alla beatificazione l’emerito Bassano Staffieri, monsignor Giulio Sanguineti, insieme al cardinal Angelo Bagnasco e a molti altri vescovi ed abati benedettini.
Chi è il cardinale Amato
La beatificazione di Itala Mela sarà pronunciata sabato dal cardinale Angelo Amato. Salesiano, nato a Molfetta nel 1938, è stato a lungo impegnato in attività formative, anche come pro rettore dell’università salesiana di Roma, e in importanti incarichi vaticani. Nel 2002 divenne segretario della congregazione per la Dottrina della fede, dove prestò servizio prima con Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI, e poi al fianco del cardinale William Joseph Levada. Fu ordinato vescovo il 6 gennaio 2003 da Papa Giovanni Paolo II. Nel luglio 2008 è stato nominato da Benedetto XVI prefetto della congregazione per le Cause dei santi e poi elevato al cardinalato nel concistoro del 20 novembre 2010. E’ cardinale diacono con il titolo di Santa Maria in Aquiro. Un percorso molto lungo voluto anche da Paolo VI
di Egidio Banti
Che l’esistenza terrena di Itala Mela si fosse chiusa anzitempo, ad appena cinquantadue anni di età, secondo l’espressione popolare “in odore di santità”, alla Spezia, lo si era capito subito. Il giorno stesso dei funerali, prendendo la parola per un primo ricordo della scomparsa, il presidente diocesano di Azione cattolica Aldo Bellotti aveva detto testualmente: “Non sappiamo se dobbiamo pregare per lei o pregarla di intercedere per noi”. Sette anni dopo, nel gennaio 1965, Papa Paolo VI, ricevendo in udienza privata il vescovo Giuseppe Stella, gli raccomandò in prima persona di avviare la causa di beatificazione: “Istruite presto il canonico processo informativo – disse al vescovo, come questi ricorda nelle sue memorie –, finché sono in vita i testimoni diretti !”. Montini, del resto, che era stato assistente nazionale degli universitari cattolici, conosceva Itala Mela sin dagli anni Venti, gli anni della sua militanza nella Fuci, e già nel 1943 ne aveva parlato con Stella, in procinto di venire alla Spezia, definendola “un’anima ricca di una spiritualità genuina e soda”. Il vescovo non trascurò davvero le sollecitazioni del sommo pontefice, e il 29 aprile 1968, nell’undicesimo anniversario della morte di Itala, aprì con proprio decreto il processo informativo per la causa di beatificazione. L’apposito organismo giudiziale procedette negli anni seguenti ad ascoltare ed a verbalizzare il giudizio di circa un centinaio di persone, oggi quasi tutte scomparse. La prima fase del processo si concluse quindi, in termini positivi, il 21 novembre 1976, nella solennità di Cristo Re. Da un anno alla Spezia c’era un nuovo vescovo, Siro Silvestri, al quale toccò il compito di procedere nelle tappe successive. Il 20 luglio 1979 la sacra congregazione per le Cause dei santi formulò il proprio giudizio sugli scritti di Itala, racchiusi in ben quarantadue volumi, concedendo il prescritto nulla osta. Fu sotto l’episcopato di Silvestri che l’8 ottobre 1983, dopo un triduo di preparazione nelle due parrocchie dei Santi Giovanni ed Agostino e di Cristo Re, avvenne la traslazione della salma dal cimitero urbano alla cripta della cattedrale, nel sarcofago che la racchiude tuttora. Il 28 maggio 2002, a Roma, il relatore della causa, il francescano padre Cristoforo Bove – che fu relatore anche per san Pio da Pietrelcina e che si è spento sette anni fa, nel 2010 – depositava in congregazione le oltre ottocento pagine della “Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis”. Negli anni seguenti venne esaminato il miracolo avvenuto alla Spezia nel 1999 per intercessione della serva di Dio, che “Spezia 7” ha illustrato nel dettaglio domenica scorsa. Da allora è cominciata l’attesa per il momento conclusivo della beatificazione, che ora è giunto. Nel frattempo, in occasione del convegno nazionale della Chiesa italiana, tenutosi a Verona nell’autunno 2006, Itala Mela venne scelta come uno dei “testimoni del Novecento”, figure giudicate preziose per documentare il valore della presenza cristiana nel cosiddetto “secolo breve”.
Il triduo di preparazione con la reliquia del Prezioso Sangue
La beatificazione di Itala Mela sarà preceduta alla Spezia da un triduo di preparazione nelle chiese del centro città. Il triduo si collega con il settenario per la festa del Preziosissimo Sangue, che a Sarzana si celebra domenica e lunedì. La reliquia del Sangue, alla quale pure Itala Mela si è più volte riferita nei suoi scritti, sarà così alla Spezia nei primi due giorni del triduo, ed anche il giorno prima. Martedì 6 giugno alle 17.45, infatti, sarà venerata nella cripta di Cristo Re, dov’è il sepolcro di Itala Mela. Mercoledì 7 giugno sarà alle 17.30 nella chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, in piazza Beverini, dove alle 18 sarà celebrata la Messa. Il giorno dopo, giovedì, la reliquia sarà alle 17 nella chiesa dei Santi Giovanni e Agostino, la parrocchia di Itala. Anche qui alle 18 ci sarà la Messa. Nell’ultimo giorno del triduo, venerdì 9 giugno, Messa e meditazione alle 18.30 nella cripta di Cristo Re. Domenica 11 giugno, infine, il vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti celebra alle 10.30, in cattedrale, una Messa di ringraziamento.
Indicazioni logistiche per la cerimonia
La curia vescovile della Spezia rende note alcune indicazioni di carattere logistico per la cerimonia di sabato mattina (10 giugno) in piazza Europa. I pass di accesso alla piazza sono prenotabili gratuitamente in curia, in via Don Minzoni 64, sino a giovedì 8 giugno. I posti rimasti saranno disponibili la mattina del 10 giugno, presso gli accessi siti nella piazza vicino agli ascensori di Europapark, entro le 10. L’ingresso si effettuerà con il pass e il controllo del metaldetector, dalle 9.30 alle 10.15. Via XXIV Maggio e Via Vittorio Veneto, in prossimità della piazza, saranno chiuse dalle 10.30 alle 12.30, eccetto per i bus. Per giungere a piazza Europa si consiglia di utilizzare il parcheggio del Palasport e servirsi del bus–navetta. Si possono utilizzare, fino ad esaurimento, ottanta posti auto nel parcheggio Discover La Spezia srl, sito nel controviale di Viale Italia, adiacente all’area portuale, al costo di un euro per ora.
Le celebrazioni a Sarzana della reliquia del Preziossimo Sangue
Si svolgono a Sarzana nei prossimi giorni le celebrazioni in onore della reliquia del Preziossimo Sangue di Nostro Signore. Quest’anno le celebrazioni saranno presiedute dall’arcivescovo Jean–Louis Bruguès, bibliotecario e archivista di Santa Romana Chiesa: in pratica il “numero uno” di quella Biblioteca Vaticana il cui primo nucleo venne fondato nel Quattrocento dal Papa sarzanese Niccolò V. Bruguès sarà a Sarzana domenica 11 giugno e lunedì 12 giugno: domenica presiederà i primi Vespri della liturgia del “Sangue” alle 18, e quindi la processione con la reliquia per le vie della città. Il giorno dopo, lunedì alle 10.30, presiederà la solenne celebrazione con vescovi e sacerdoti delle diocesi “eredi” di quella antichissima di Luni. Domani 5 giugno inizia il settenario di preparazione, quest’anno legato in modo particolare alla beatificazione di Itala Mela. La reliquia sarà anzitutto a Luni, dove arrivò in modo misterioso nell’anno 782: alle 18 nella chiesa di Isola e alle 21 in quella del Preziosissimo Sangue. Martedì, mercoledì e giovedì sarà alla Spezia e venerdì invece, a Pontremoli alle 17.30, nella chiesa dei Santi Giovanni e Colombano: anche questa chiesa è legata a Itala Mela, che nel 1928 vi ebbe una visione interiore. Sabato, infine, sarà venerata alle 17.30 nella basilica concattedrale di Sarzana.
La festa del Santo Gianelli
Il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha presieduto venerdì, alla Cerreta di Carro, le celebrazioni annuali in onore di sant’Antonio Gianelli, patrono della Val di Vara e nativo appunto della Cerreta, dove ora sorge il santuario. Palletti ha presieduto alle 16 la Messa all’aperto, cui è seguita la processione con la statua del santo, presenti numerosi sacerdoti della valle, le confraternite e fedeli di varie zone, ed anche del Chiavarese, dove Gianelli fu parroco arciprete. Le suore Gianelline di Nostra Signora dell’Orto hanno fatto gli onori di casa.
Celebrazioni del vescovo
Lunedì 5 giugno a Riomaggiore, nelle Cinque terre, si celebra nel santuario omonimo la festa della Madonna di Montenero. Alle 11 celebrerà la Messa il vescovo, il quale, alla sera, sarà poi a Migliarina, nella caserma provinciale dei Carabinieri, per la cerimonia dell’anniversario dell’Arma. Martedì alle 16, infine, benedirà un reparto dell’ospedale di Sarzana.
Celebrazioni di Cresima
Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti celebra oggi 4 giugno, solennità di Pentecoste, la Messa solenne delle 10.30 nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia, e conferisce la Cresima a ragazzi e ragazze della parrocchia. Alle 18 farà altrettanto nella concattedrale di Sarzana. Venerdì prossimo, alle 17.30, celebrerà Messa e conferirà la Cresima nella parrocchia del quartiere spezzino di Rebocco.
Il triduo di Sant’Antonio
Inizia sabato prossimo 10 giugno al santuario francescano di Gaggiola il triduo per la festa di Sant’ Antonio. Domenica 11 giugno alle 11 celebra la Messa il vescovo emerito Bassano Staffieri. Lunedì 12 giugno, alle 18, celebrerà monsignor Enrico Nuti, vicario generale. Martedì 13 giugno, festa del Santo, sarà il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti a presiedere l’Eucaristia alle 18. Le celebrazioni liturgiche, come sempre, saranno integrate con la sagra popolare negli spazi intorno al santuario.
Pittura e ceramica
Martedì prossimo 6 giugno alle 17.30, al centro “Angiolo Del Santo” di via Don Minzoni 62 alla Spezia, l’Unione cattolica artisti italiani presenta, con Fabrizio Mismas, la mostra di pittura e di ceramica delle allieve di Marisa Marino. Espongono, sino al 17 giugno, Giuseppina Abate, Gloria Augello, Ombretta Franco, Giuliana Garbusi, Ivana Lenzi, Maria Rosa Manici, Maria Luisa Marinari, Milena Pantuso e Laura Sciaccaluga. Apertura 17.30 – 19.30.
di Don Giuseppe Savoca