Per comunicare veramente con un'altra persona devo conoscerla, saper stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardarla con amore». Le parole di Benedetto XVI per il Corpus Domini 2012 rivelano il valore e la grazia per Spezia dell'adorazione perpetua, istituita il 22 gennaio 2012 nella cappella del Crocifisso, nella chiesa di Santa Maria Assunta, dal vescovo Francesco Moraglia, ora patriarca di Venezia. Il nuovo vescovo, Luigi Ernesto Palletti, celebrerà domenica alle 11.30 una Messa in Santa Maria per questo primo anniversario. Sarà l'occasione anche per ringraziare gli oltre trecento adoratori iscritti che garantiscono una copertura continua di tutti i turni, 24 ore su 24, sette giorni su sette. «L'adesione all'iniziativa è molto buona – dice l'ammiraglio Francesco Andreuccetti, che è il coordinatore generale –. Se qualcuno manca, ormai troviamo un sostituto facilmente. La cappella è diventata un punto di riferimento per la preghiera. Di giorno, a volte, ci sono anche trenta persone insieme». I giovani partecipano? «Sì, in particolare i seminaristi, che hanno anche turni di notte». E i movimenti/associazioni? «Le adesioni sono di singole persone, di solito sensibilizzate dal proprio parroco. Ma ogni nuovo contributo è benvenuto. D'accordo con il vescovo, faremo una nuova opera di divulgazione. Magari riusciamo a istituire una seconda adorazione... ». Ci sono stati dei problemi? «No. Qualche rara volta è entrato qualche clochard alticcio. Ma è stato subito richiamato ad un atteggiamento più consono». Sono previsti dei lavori nella cappella? «Sulla lunetta triangolare sopra il portone metteremo una lastra di pietra serena, con l'indicazione della cappella del Crocifisso e una frase del Vangelo evocativa dell'adorazione». Avete dei costi? «I principali sono per il riscaldamento e per la cera liquida delle sei candele sempre accese sull'altare. Ma ci sono le offerte dei fedeli e l'aiuto di vari parroci». Un ricordo particolare? «Per padre Justo Antonio Lo Feudo, il missionario della Santissima Eucaristia che ha girato la diocesi per preparare l'iniziativa. I frutti della sua opera si sono visti e durano nel tempo». Qualcosa la colpisce? «Spesso trovo sul tavolino dei foglietti con richieste di preghiere. Tutte vengono prese in considerazione dagli adoratori. Si crea così una mirabile catena di solidarietà nel rivolgersi al Signore». Sempre nell'omelia del Corpus Domini, il Papa ha detto che l'adorazione eucaristica ci aiuta a percepire «il senso della presenza costante di Gesù in mezzo a noi e con noi, una presenza concreta, vicina, tra le nostre case, come "cuore pulsante" della città, del paese, del territorio con le sue varie espressioni ed attività. Il Sacramento della Carità di Cristo deve permeare tutta la vita quotidiana!». Gesù tra noi, a portata di sguardo. E' questo l'inestimabile dono che la diocesi mette a disposizione di tutti, ogni giorno, a qualunque ora.