Nei giorni scorsi il direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli e l'Amministratore Maurizio Cardazzo si sono incontrati nella sede di via Fontevivo.
Il caso ha avuto inizio con l'applicazione da parte del Comune della Spezia della legge regionale varata nel 2012 da Burlando, che impone a sale giochi e sale slot di tenersi a una distanza di almeno trecento metri dai luoghi sensibili, come chiese, scuole e ospedali.
All'ordinanza del Comune che intimava lo spostamento o la chiusura la proprietà ha risposto con un ricorso al Tar contestando la retroattività della legge, unico caso in Italia.
La battaglia iniziata a suon di carte bollate ora si è infiammata con il pericolo di un licenziamento per decine di lavoratori.
"La materia è delicata – spiega Giuseppe Menchelli, Direttore di Confartigianato – ma riteniamo doveroso occuparci di questa impresa nostra associata che ha sempre ben operato e svolto la sua attività con ordine e decoro.
Abbiamo coinvolto la Commissione Attività Produttive della Regione Liguria, e martedì 28 febbraio insieme ai sindacati dei lavoratori una delegazione andrà a rappresentare il problema a Genova, in Consiglio Regionale; sarà un'azione pacifica che coinvolgerà i lavoratori".
Il bingo è un gioco simile alla tombola e si svolge esclusivamente in apposite sale autorizzate dallo Stato.
Il Bingo Goya Golfo dei Poeti non potrebbe più stare li, ma non potrebbe nemmeno spostarsi perché opera in regime di proroga della concessione e quindi gli è negato qualsiasi trasferimento: insomma, il classico "gatto che si morde la coda".
In Italia le concessioni dell'AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) sono circa 208, di cui 6 in Liguria.
Il settore, che attende una legge di riordino, attualmente è in un limbo non favorito dai cambi di Governo che dal 2014 si sono susseguiti.
"Il 2 marzo la Regione dovrebbe pronunciarsi – prosegue Menchelli – è urgente una proroga per la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e nel frattempo avviare una modifica delle legge regionale. Non è possibile che sia permesso e sponsorizzato dallo stato il gioco del lotto, il superenalotto, le lotterie in tutti i Tabacchini d'Italia e si voglia colpire solo la sala Bingo oramai attiva in città da anni".