"In genere il sindacato pretende nuove risorse - spiega Vittori - invece stavolta chiediamo che i soldi già stanziati siano spesi meglio. Un agente deve avere la possibilità di progredire in carriera, non rimanere bloccato a vita come avviene adesso perché non si fanno più concorsi interni. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati. L'intero sistema Polizia di Stato deve funzionare in maniera più efficiente e per farlo il personale in divisa va fatto crescere professionalmente e culturalmente, non costretto a 'morire' nel suo ruolo e nella sua qualifica attuali".
"Con una Polizia sempre più anziana - conclude il sindacalista - con una età media di 47 anni e con 18.000 poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un Riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor più la nostra 'mission'. Che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini. Questa azione di protesta che si svolge il 3 marzo dalle 9 alle 13 è solo il primo passo della mobilitazione Silp Cgil i cui toni sono destinati ad aumentare se le nostre richieste, volte a ottenere un provvedimento più equo ad invarianza di spesa, non troveranno ascolto".