"Nessun avvallo da parte nostra è stato dato all'operazione di riorganizzazione di ATC. Un tema cruciale che inevitabilmente intreccia quello della gara. Non è un mistero per nessuno, infatti, che la legge regionale preveda che il servizio di trasporto pubblico locale, anche nella provincia della Spezia, sia messo a gara. Nell'affrontare questa discussione non si può non tener conto delle regole secondo le quali la gara dovrà essere bandita e dei requisiti richiesti dalla citata legge regionale. Occorre ragionare su quali siano le condizioni migliori affinché il servizio sia preservato tutelando gli utenti e i lavoratori, alla luce dello scenario che abbiamo di fronte."
Continuano i sindacalisti: "Non è affatto scontato che ATC Esercizio vinca la gara, ma è indispensabile fare ogni sforzo affinché sia messa in condizione di partecipare con la verosimile prospettiva di vincere e di continuare ad esistere. Se l'AD di ATC ha realmente affermato di aver condiviso con i sindacati il nuovo assetto, farebbe bene a smentirlo, dato che non corrisponde al vero".
Concludono Quartetti, Moretti e Ponzanelli: "Resta sconcertante la scelta di Cobas e Faisa di interrompere unilateralmente le relazioni sindacali, promuovendo da soli assemblee e scioperi senza un confronto preventivo con le nostre delegazioni, su un tema complesso e delicato come questo. E' evidente che costoro abbiano operato una scelta politica, alternativa alla normale dialettica sindacale, che rivela una preoccupante confusione di ruoli, come dimostra l'appello rivolto "a qualsiasi politico locale". E' inevitabile che l'ATC diventi uno dei temi della prossima campagna per le amministrative, ma è altrettanto evidente che il sindacato abbia già scelto da che parte stare: dalla parte dei lavoratori e degli utenti."