"Siamo ben consapevoli della complessità della normativa demaniale e del contenzioso che si sta creando. Innanzitutto va fatta una distinzione tra le concessioni demaniali che andranno a gara come prevede la direttiva Bolkestein e i beni del patrimonio dello Stato in affitto. Il bar Lamia è un affittuario del Demanio ed ha sempre pagato un affitto a prezzo di mercato, il bene è passato al Comune di Porto Venere che lo ha messo all'asta per riaffidarlo.
Confartigianato La Spezia esprime con forza la necessità di una riforma complessiva della normativa che distingua i diversi casi in maniera seria e pacata. Non è possibile che in Italia si passi da un eccesso all'altro. È giustissimo far rendere i beni dello Stato con affitti di mercato ma va analogamente tutelato chi per anni ha pagato un affitto congruo ed ha investito nella crescita di un'attività o di un locale. Infatti le aste pubbliche che i comuni stanno facendo per riaffidare i beni demaniali non prevedono nessuna garanzia e un imprenditore come Lamia che ha lavorato e investito oltre 70 anni potrebbe vedersi sbattuto fuori su una strada senza nessun indennizzo o tutela.
Per questo motivo Confartigianato La Spezia ha coinvolto l'eurodeputato Brando Benifei, il Sen. Massimo Caleo e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti perché riteniamo sia necessaria una revisione normativa seria, scevra da livori ideologici, che tuteli l'interesse pubblico ma anche lo sforzo dei privati, garantendo una prelazione nelle aste a parità di offerta e un indennizzo congruo agli investimenti e all'avviamento dell'attività".