Il parere negativo è stato più volte espresso nelle sedi istituzionali opportunamente convocate alla presenza del Sindaco della Spezia, nonché Presidente della Provincia, dell'Assessore alla Cultura e del Dirigente dei servizi educativi, oltre che in audizione alla Commissione Cultura, dove fu letto e consegnato un apposito documento. Tale documento metteva in evidenza in particolare:
1. la necessità di un dimensionamento che travalicasse i confini comunali in un'ottica di una stabilità provinciale delle istituzioni scolastiche;
2. la riduzione del 25% gli istituti comprensivi del Comune, oltre alla negativa ricaduta occupazionale, avrebbe creato ulteriori disagi specialmente nei quartieri più problematici già vessati da problemi di integrazione;
3. un ulteriore depauperamento delle periferie, con il conseguente sovraffollamento dell'istituto di Piazza Verdi, che come sola componente di scuola Media diventerebbe di per sé una scuola mediamente dimensionata;
4. grave situazione di perdita di organici del personale docente ed ATA, inserita in un contesto di crisi economica e di lavoro nazionale;
In alternativa al piano presentato dal Comune, fu suggerita una minimale proposta che prevedeva l'accorpamento dell'ISA 3 (Via Napoli) con Isa 9 (Porto Venere già sottodimensionata) e con Dirigenza alla Spezia. Tale soluzione avrebbe comportato una minore perdita di posti di lavoro e, insistendo su comuni diversi, non avrebbe intralciato in alcun modo un futuro piano di dimensionamento a carattere provinciale.