Negli ultimi giorni la Caritas ha affrontato, quasi da sola, l' «Emergenza freddo». «Il primo giorno – racconta il direttore don Luca Palei – abbiamo accolto quindici persone senza fissa dimora. Giovedì notte erano più di trenta. Oltre alle mense dei Francescani, Missione 2000 e Caritas, ora, col freddo, diamo accoglienza 24 ore su 24». Ricevete aiuti dall'esterno? «Speriamo parta il "Tavolo delle povertà", con Comune e associazioni. Per ora contiamo sulle donazioni di diversi privati. Il Rotary acquisterà 20 letti a castello». Benedetto XVI ha promulgato un «Motu proprio» sulla carità. «Un documento fondamentale. Richiama l'essenzialità della Carità nella Chiesa ed il suo rapporto costitutivo con il ministero del Vescovo. Inoltre, fornisce un preciso quadro normativo». Cosa chiede? «Che la pratica della carità avvenga secondo l'insegnamento della Chiesa. Il volontario è la mano di Dio che raggiunge i suoi fratelli. La nostra riunione mensile è ora introdotta da una Messa. Oltre alla formazione tecnica, raccomando un'intensa vita spirituale, con frequenza ai sacramenti. Le energie fisiche ed intellettive nascono dall'adesione a Cristo, e persistono solo se siamo ancorati a Lui, che ci chiede di fare non il minimo, ma il massimo: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Nelle camere della Cittadella ci sono 20 gradi, il cibo è espresso, e una pasticceria offre le paste». Il Papa chiede una gestione attenta. «Trasparenza e tracciabilità sono le prime cose che il vescovo ci ha chiesto. La chiarezza è imprescindibile su quanto viene dato per i poveri. Noi cerchiamo di incarnare l'insegnamento di Gesù: "Quello che fate al più piccolo, l'avete fatto a me". Nell'emergenza freddo, siamo partiti subito. Altrimenti, c'è il rischio di perdersi tra un tavolo e l'altro». Un'occasione di testimonianza nell'anno della fede. «Rispondiamo al comandamento del Signore: "Amatevi gli uni gli altri". L'amore è nella Verità».