La riorganizzazione del sistema provinciale di raccolta dei rifiuti, con la rimozione dei vecchi cassonetti stradali e l'introduzione di un sistema "spinto" di tipo domiciliare, si conferma come la strada maestra per il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dallo Stato e dalla Regione Liguria.
Si tratta di un risultato importante che dà la misura dell'intenso lavoro svolto in questi anni, nel solco delle indicazioni del piano provinciale dei rifiuti, sempre al fianco dei Comuni e con la collaborazione e il supporto costante dei cittadini.
Hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo tutti i Comuni serviti con la nuova modalità porta a porta, a partire da quelli in cui il servizio è ormai consolidato da anni come Arcola e Ameglia in cui le percentuali sono stabilmente comprese tra il 65% e il 70% di raccolta differenziata, fino a quelli in cui la raccolta domiciliare è stata introdotta più recentemente come Bolano, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra, Follo, Lerici, Ortonovo, Riomaggiore, S.Stefano Magra, Sesta Godano e Vezzano Ligure, in alcuni dei quali la percentuale si attesta su valori prossimi o superiori all'80%.
Nonostante la maggiore complessità del tessuto produttivo e sociale rispetto ai piccoli comuni, la raccolta differenziata cresce anche nei due centri maggiori attestandosi sopra il 60% a Sarzana, mentre per il capoluogo, vicino al 50%, occorrerà attendere i prossimi mesi per valutare il completamento della raccolta domiciliare, avvenuto solo alla fine del mese di luglio.