"Mi è stata attribuita una frase che non ho detto - precisa Patrucco - come si può facilmente verificare dalle registrazioni dell'audizione e dall'intervista rilasciata a TeleLiguriaSud. Ho invece citato gli esiti di uno studio del 2010 in cui Arpal riportava i valori massimi di Cromo, Arsenico, Nichel e Piombo riscontrati nei campioni di mitili prelevati alla Palmaria rispetto alle altre stazioni liguri monitorate (Imperia, Marinella di Sarzana, Punta Mesco, Vado Ligure e Voltri)".
Nella sua risposta ai mitilicoltori, Patrucco scrive di non avere "nessun elemento né competenza né responsabilità per mettere in guardia né per rassicurare i consumatori rispetto alla opportunità di acquistare i mitili coltivati alla Spezia, pertanto di non poter aderire alla richiesta. "Ho tuttavia elementi per chiedere che siano fatte delle verifiche - ribadisce Patrucco -cosa che ho chiesto pubblicamente. Ho infine il diritto di esprimere un'opinione e in virtù di questo diritto, e supportata da ampia letteratura scientifica e non, dico che il mare è una grande discarica".
L'audizione della Commissione Bonifiche, era dedicata alle discariche di ceneri in fase di rinvenimento in Provincia – già due discariche segnalate a Borghetto e una a Carrodano - e ai 13 ettari di bacini di lagunaggio delle ceneri in attesa di bonifica all'interno dell'area Enel.
"Nel corso dell'audizione - conclude Patrucco - ho chiesto al Comune di impegnarsi per realizzare un approfondimento nel quale si consideri il sito della Palmaria, e fors'anche l'area interna alla diga, come oggetto di studio e non solo come elemento di confronto, come avvenuto nello studio citato. I mitili sono bioaccumulatori: se si vogliono rassicurazioni o maggiori certezze la loro testimonianza è certamente più autorevole della mia. Ascoltiamoli."