E' netta la posizione di Luca Comiti, segretario provinciale della FILCAMS CGIL, in merito all'ipotesi di aumento della card da 12 a 18 euro e del biglietto del treno del 50%, da 1,80 a 4 euro, che continua: "Questi aumenti non possono essere alla base della nuova convenzione tra Parco e Trenitalia, la cui firma peraltro deve essere anticipata; con l'aumento card si mettono a rischio i servizi delle cooperative, in cui lavorano circa 100 lavoratori, che faticosamente con accordi sindacali siamo riusciti a tenere in piedi dopo le note vicende giudiziarie. E' un'operazione che sottende un pericoloso ricatto occupazionale e alla quale ci opporremo: chiediamo a Trenitalia ed alla Regione di fare marcia indietro. Come sindacato ci attiveremo da subito chiedendo incontri con i responsabili delle cooperative e con le Istituzioni preposte, Parco e Regione".
Stefano Amoroso, delegato CGIL cooperative del Parco, precisa ulteriormente la situazione: "Il Parco è fondamentalmente il collante che permette lo svolgimento corretto del turismo e l'uso del territorio; i lavoratori delle cooperative conoscono il parco sentiero per sentiero per sentiero, abitante per abitante. Sono in grado di trasmettere consigli e suggestioni ai turisti che non si trovano sulle guide. Si occupano di sicurezza idrogeologica del territorio, pulizia, trasporto su gomma, gestione rifiuti, percorsi didattici. Difendendo il Parco si difende il territorio, i cittadini, i lavoratori. Gli aumenti della card e dei biglietti sono illogici, danneggiano i turisti e i pendolari; i costi dei treni sono già strapagati dai biglietti e dalle tariffe attuali della card. Come lavoratori delle cooperative ci opponiamo a questi aumenti che non fanno altro che danneggiare un territorio, i suoi abitanti e i suoi visitatori."