Il paziente è stato dimesso in XII giornata dopo un decorso che ha esclusivamente presentato la comparsa di un addensamento polmonare, prontamente risolto dopo consulto infettivologico.
Non ci sono, ad oggi, testimonianze in letteratura sia nazionale che internazionale (Chocrane Library, Pubmed) dell'effettuazione di tale tipo di intervento completamente in videolaparoscopia. Infatti, sebbene unicamente dall' oriente (Cina e Korea) giungano report e case series sul trattamento mininvasivo di lesioni delle neoplastiche delle vie biliari, endemiche in quelle zone del globo, nessuno cita l'associazione di un'importante resezione epatica (bisegmentectomia) né tanto meno l'esecuzione di un'anastomosi intraepatica siffatta (epatico-bidutto-digiuno anastomosi), sino ad oggi ritenuta possibile solo "a cielo aperto".
L'intervento è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione del personale dei reparti di Medicina di Sarzana, Radiologia Interventistica e Endoscopia Digestiva, Rianimazione, Malattie infettive e i tecnici del blocco operatorio.
Questo intervento giunge dopo altre "anteprime mondiali" praticate dalla SC di Chirurgia di ASL5 in questi anni:
- Mesopancreasectomia (o intervento di Beger o Central pancreatectomy) completamente videolaparocopica;
- Epatectomia destra allargata al segmento IV a, resezione completa dell'epatocoledoco e della placca ilare, epatico sinistro-digiunoanastomosi associate a colectomia superiore sinistra e ricanalizzazione primaria;
- Gastro-duodenoplastica secondo Finney Videolaparoscopica.
Gli interventi citati riguardano il distretto epato-bilio-pancreatico e gastrico, di cui la SC di Chirurgia generale è referente per il trattamento mininvasivo. Si segnala la casistica più alta in Italia per il trattamento laparoscopico delle neoplasie esofago-gastriche: 127 casi.